Sotto l’azzurro fitto
del cielo
qualche uccello di mare se ne va

né sosta mai
perché tutte le immagini portano scritto

“più in là!”




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"Io dichiaro la mia indipendenza. Io reclamo il mio diritto a scegliere tra tutti gli strumenti che l'universo offre e non permetterò che si dica che alcuni di questi strumenti sono logori solo perché sono già stati usati"

Gilbert Keith Chesterton



12 novembre 2010

Il mondo nuovo

Ho terminato oggi di leggere questo terribile eppur magnetico romanzo di Huxley, che tra l'altro ho scoperto essere il nipote del forse piu' celebre Huxley, quello di "Se dovessi scegliere per mio antenato fra una scimmia e un uomo che, per quanto istruito, usi la sua ragione per ingannare un pubblico incolto, [...] non esiterei un istante a preferire una scimmia."... cose da biologi, fate pure finta di nulla.
Libro interessantissimo, che finalmente ho avuto occasione di leggere, erano mesi che me lo ripromettevo e poi tra un libro e l'altro questo finiva sempre nel dimenticatoio. Finche' non l'ho comprato e l'ho avuto in casa, sullo scaffale di fronte al mio letto a fissarmi interessato ogni volta che alzavo lo sguardo.

Piu' che nel romanzo, che comunque presenta un panorama molto attuale e intrigante, pur restando terribile, mi ha affascinato il saggio che Huxley ha scritto 26 anni dopo il romanzo. Era il 1958 e l'ombra del comunismo era si presente, ma meno oppressiva che in Orwell, per esempio.
Affascinato perche' parte dei ragionamenti che fa, sono dubbi che sovente mi si sono presentati piu' volte nel corso degli ultimi anni, facciamo ultimi 7 anni, giusto per dare un minimo di coordinate.
Credevo fossero sempre miei esclusivi viaggi mentali, ma a quanto pare tanto esclusivi non lo sono affatto. Credo che abbia usato le mie stesse parole, anzi, che io abbia usato le sue stesse parole nell'esprimere un mio cruccio non di poco conto.

Il curare malattie genetiche, permettendo al portatore malato di riprodursi, (cosa che, senza la cura non sarebbe successa, esendo morto prima) non porta a un peggioramento delle condizioni globali? Trasmettendo ai figli, che non avrebbe mai avuto questa malattia, e cosi' a cascata?
Oppure aiutare tramite fecondazione assistita omologa una coppia che e' infertile per motivazioni genetiche(che non e' la sola causa, ma potrebbe) di uno dei partner , non potrebbe trasmettere al figlio (che normalmente non esisterebbe) questo problema, obbligandolo a ricorrere ance lui alla fecondazione assistita in un futuro prossimo, incrementando quindi nella popolazione la % di persone con questo problema ( e aumentando quindi i profitti delle aziende del settore) ?
 Oppure perche' ci ostiniamo a cercare di allungare la nostra aspettativa di vita, in modo assurdo. L'invecchiamento della popolazione e' uno dei mali del XXI secolo, pero' ci sono ancora numerosissme ricerche alla caccia dell'elisir della lunga vita.  Questo shift in avanti della vita delle persone, non e' accompagnato da uno shift altrettando significativo del ciclo riproduttivo.

Mi chiedo spesso se ha senso questa corsa ai farmaci.

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