Sotto l’azzurro fitto
del cielo
qualche uccello di mare se ne va

né sosta mai
perché tutte le immagini portano scritto

“più in là!”




.

"Io dichiaro la mia indipendenza. Io reclamo il mio diritto a scegliere tra tutti gli strumenti che l'universo offre e non permetterò che si dica che alcuni di questi strumenti sono logori solo perché sono già stati usati"

Gilbert Keith Chesterton



24 novembre 2012

Filantropismo ad effetto


Prima di qualunque commento leggetevi sul loro sito il motivo.


Imagine if every person in Africa saw the “Africa for Norway” video and this was the only information they ever got about Norway. What would they think about Norway?
If we say Africa, what do you think about? Hunger, poverty, crime or AIDS? No wonder, because in fundraising campaigns and media that’s mainly what you hear about.
The pictures we usually see in fundraisers are of poor African children. Hunger and poverty is ugly, and it calls for action. But while these images can engage people in the short term, we are concerned that many people simply give up because it seems like nothing is getting better. Africa should not just be something that people either give to, or give up on.
The truth is that there are many positive developments in African countries, and we want these to become known. We need to change the simplistic explanations of problems in Africa. We need to educate ourselves on the complex issues and get more focus on how western countries have a negative impact on Africa’s development. If we want to address the problems the world is facing we need to do it based on knowledge and respect.

http://www.africafornorway.no/


Io la trovo una genialata, l'unica risposta possibile ad un certo filantropismo ad effetto buono da rispolverare sotto le feste, quando tutti si è più buoni, o da condividere su facebook perchè fa tendenza e perchè un po', ammettiamolo, ci si sistema la coscienza fino al prossimo Natale.

Questo video non nega che in Africa ci siano dei problemi, ce ne sono e grossi, neh.
Però la soluzione di questi problemi passa anche da una corretta informazione e da un impegno costante, anche se magari non così ad effetto come appoggiare la campagna di Bono(sparo a caso un nome).

Conoscete quali sono i vostri compaesani, gente che abitava a meno di 2km da casa vostra, che sono oggi impegnati in Africa come missionari, anche laici?
Sapete che progetti stanno portando avanti, se hanno bisogno di qualcosa, se ci sono gruppi nel vostro paese che organizzano raccolte, serate di informazione, eventi... ?


Al prossimo Band-Aid 2013 magari cercate loro. O fatelo pure prima, anche adesso.
E se vi sembra una cosa troppo complicata da fare, troppo "sbatta", magari è il caso di domandarsi se io non stia facendo questa cosa per me stesso, per apparire davanti agli altri come il figaccione di turno che però ha il cuore tenero, come quello impegnato a salvare il mondo ed informato sui fatti, cose così, tristi.

Ma se la risposta è in quel bambino che abbiamo visto in foto, con gli occhi lucidi e la mosca sulla guancia (sono quelle le foto che si usano), quanto mi costa informarmi su quello che posso fare io per aiutare il mio vicino missionario, quel progetto che si sta muovendo oggi fuori dalla porta di casa mia?


Perchè se non sento questo come chiamata, meglio allora non condividere nemmeno un link. Faccio una figura migliore con me stesso.


Altrimenti è come se mandaste un termoconvettore in Norvegia.
Ridicolo!

23 novembre 2012

Cirillo e Metodio no.

Nel 2013 la Slovacchia celebrerà il giubileo per 1.150 anni dalla predicazione di Cirillo e Metodio. Una moneta celebrativa voleva i due santi con croce e aureola. Ma l’Europa ha bloccato tutto: non viene rispettata la “neutralità religiosa”. La croce e l’aureola dei santi sono simboli troppo cristiani per essere ammessi nel consesso europeo. La Commissione europea ha bocciato la proposta della Slovacchia, che per i 1.150 anni dalla predicazione di Cirillo e Metodio ha proposto una moneta da due euro celebrativa. Scrive il Foglio: «I particolari del bozzetto giudicati intollerabili agli occhi degli euroburocrati sono la croce [raffigurata sui paramenti dei santi] e l’aureola attorno al capo dei due predicatori. La Banca nazionale slovacca lo ha quindi dovuto far modificare, e ora i due santi senza aureola tengono, con aria giustamente affranta, una croce a doppio braccio, che è poi l’emblema nazionale che campeggia anche nella bandiera».
NEUTRALITÀ RELIGIOSA. La notizia è stata data dalla televisione della Repubblica slovacca quando l’immagine era già stata modificata. Le motivazioni europee sono queste: una moneta che potrebbe circolare in tutta l’Unione Europea deve essere “neutrale” dal punto di vista religioso. Il problema è che Cirillo e Metodio non sono affatto neutrali, essendo santi cristiani. Del resto, «se la Slovacchia è Europa il merito è anche dei poveri Cirillo e Metodio – proclamati patroni d’Europa da Giovanni Paolo II: è forse questo che non garba a Bruxelles? – i quali certo non andarono da quelle parti per fare trekking o a passare le acque».
 CIRILLO E METODIO DECLASSATI. L’imposizione della modifica della moneta che doveva essere lanciata per il giubileo del 2013 ha preoccupato molto l’episcopato slovacco, che ha dichiarato tramite il suo portavoce: «La rinuncia ai simboli essenziali delle immagini dei santi Constantino-Cirillo e Metodio sulle monete commemorative sta divenendo una svolta culturale e una mancanza di rispetto per la propria storia». Qualcuno in patria ha anche declassato Cirillo e Metodio, affermando che al tempo della predicazione non erano ancora santi, dunque togliere l’aureola è storiograficamente corretto. Altri in Slovacchia hanno fatto notare che il paese è laico e non c’è una religione di Stato. Bisogna aspettarsi dunque che il principio europeo della “neutralità religiosa” porti alla modifica anche dell’emblema nazionale slovacco, una pericolosa croce a due bracci.





Davvero, forse sarà impossibile per me avere un punto di vista obiettivo sulla faccenda, ma non vedo come la nostra storia possa in qualche modo entrare in conflitto con la laicità dello stato.
Sinceramente che sulle monete Cirillo e Metodio non abbiano l'aureola o la croce sul vestito non è una faccenda rilevante di per se. Non saranno quei due segnetti in più su una moneta a cambiare qualcosa nel mondo o a farmi essere meno cristiano.
Trovo però fastidioso e in qualche modo subdolamente pericoloso il motivo per cui Cirillo e Metodio non hanno l'aureola e le croci sulle vesti sulla moneta.

Non credo che uno si possa sentire offeso da un simbolo, foss'anche un simbolo senza senso, che appartiene alla storia del proprio paese.
Sarebbe una cosa stupida, come se il simbolo della famiglia Sforza mi  turbasse a tal punto da chiederne la cancellazione. E la ottenessi.
Dimostrerei solo la mia ignoranza della storia; non sarei certo un paladino della libertà dai poteri aristocratici e dalle famiglie borghesi di Milano etc...


Ma da davvero così fastidio quella Croce li? È così scandaloso quello che rappresenta?

20 agosto 2012

Finalmente qualcuno con le palle

Pakistan, arrestata per blasfemia una bimba
cristiana di 11 anni con la sindrome di Down 

Immediata la mobilitazione di artisti e cantanti negli USA. Manifestazioni di protesta attorno alle ambasciate Pakistane a Londra, Parigi e Berlino. 

 L'hanno accusata di aver bruciato alcune pagine del Noorani Qaida, manuale per imparare a leggere il Corano. E così, con l'accusa di blasfemia, una bambina cristiana pakistana di undici anni con la sindrome di Down è stata arrestata venerdì vicino nel villaggio di a Mehrabadi, alle porte della capitale Islamabad. La polizia ha confermato la vicenda precisando che la piccola è stata trasferita in un riformatorio in attesa delle decisioni del giudice. Se dovesse essere ritenuta colpevole rischierebbe anche l'ergastolo o la pena di morte come prevede la discussa legge sulla blasfemia vigente in Pakistan.

PROTESTE PER FARLA ARRESTARE - Secondo la ricostruzione offerta da un quotidiano, alla vigilia del 27/0 giorno del Ramadan, il mese di digiuno dei musulmani, la piccola sarebbe stata vista bruciare una decina di pagine del libro, gettate poi in un secchio della spazzatura. In un primo momento la polizia si era rifiutata di accogliere la denuncia di blasfemia contro la bambina, dato il suo visibile handicap. ma dopo che molte persone hanno bloccato per ore la statale del Kashmir e circondato il commissariato, lo ha fatto giovedì scorso.
ARRESTATA - Formalmente la bambina è stata arrestata in seguito alla denuncia presentata da un uomo, Syed Muhammad Ummad. È stata prelevata dalla sua casa venerdì da alcune poliziotte che l'hanno portata nel riformatorio in attesa di essere presentata ad un giudice che dovrà decidere la sua sorte
CRISTIANI MINACCIATI- L'accusa di blasfemia è stata seccamente smentita dalla ong «Christians in Pakistan» che sul suo sito internet ha chiaramente scritto che si tratta di accuse false su una bambina che ha la sindrome di Down. Secondo l'associazione, in quella zona del Pakistan i cristiani sono «minacciati dagli estremisti» islamici.
VOLEVANO BRUCIARE IL VILLAGGIO - Gli estremisti, dopo essere riusciti a fare arrestare la che, dopo l'arresto della piccola, volevano anche bruciare il suo villaggio. Trecento persone, sempre secondo l'ong, sono state costrette a scappare per le minacce ricevute. L'Alleanza per tutte le minoranze in Pakistan (Apma) sta dando assistenza a queste persone che hanno dovuto lasciare le loro case.
MOBILITAZIONE - Immediatamente si sono mosse in occidente organizzazioni e artisti. Musicisti del calibro di Bono, Lady GaGa e Madonna hanno diramato da Twitter l'indignazione per il fatto chiedendo a tutti i loro fan di condividere la storia e di mandare una mail all'Ambasciata pakistana. Subito il Tam Tam sul web, Facebook e Twitter invasi da messaggi di sostegno e di protesta a salvaguardia della libertà di parola e di pensiero, esattamente come pochi giorni fa per le Pussy Riot.
A Oslo, un gruppo di creativi ha girato un video di protesta in una Moschea mentre a Kabul, un nutrito drappello di attiviste  di Femen, regolarmente a petto nudo, ha sfilato per la città per sensibilizzare l'opinione pubblica.
ANCHE IN ITALIA - Dopo le frasi di accusa di Bertone, arrivano anche quelle di Vendola «Un feroce attacco oscurantista e becero alla dignità umana, spero che i nostri fratelli musulmani si aprano alla tolleranza vera e senza limitazioni» incalza il leader di SEL. «mi auguro che questa storia possa finire nel modo migliore per la ragazzina, fa male sentire queste storie» incalza Caparezza «con un gruppo di amici pensiamo già di organizzare un concerto per sensibilizzare l'opinione pubblica»
Anche Emergency fa sentire la sua voce  «purtroppo storie di questo tipo non sono nuove in Pakistan, sappiamo già come, purtroppo, la storia andrà a finire, da sempre ci battiamo contro questo genere di soprusi nell'Islam» chiosa il portavoce del gruppo.
Tacciono le associazioni animaliste, come sempre si dimenticano che l'uomo è pur sempre un animale, ma non siamo nuovi alle loro manifestazioni di specismo.
VEDREMO - Ora non ci resta che sperare e vedere se tutto questo movimento sul web e tra gli artisti possa in qualche modo convincere le autorità Pakistane a rilasciare la bambina.







Ovviamente gli ultimi tre paragrafi sono una palla.

Figurarsi se i sopracitati paladini hanno le palle di protestare contro l'Islam.
Piuttosto difendono un gruppo punk di fenniniste infoiate(gente che organizzava orge nei musei, bunga bunga, si, la stesa azione che in italia svilisce e offende le donne, tanto da dare il la ad un movimento, "se non ora quando" femminista, la nella strana Russia è invece rito delle femministe stesse... ma facciam finta che) che è entrato in una Cattedrale, la più importante di Russia (chessò, il Duomo di Milano per fare un paragone) a cantare
una canzone non proprio edificante e abbastanza fastidiosa.
Ma sono artisti...

A proposito di Pussy Riot, abbiamo tutti letto il testo della canzone, ne ripostano stralci il Corriere, il Sole24ore, Repubblica.


«Madre di Dio, Vergine, caccia via Putin! caccia Putin, caccia Putin! /
Sottana nera, spalline dorate. Tutti i parrocchiani strisciano inchinandosi. /
Il fantasma della liberta' e' nel cielo. /
Gli omosessuali vengono mandati in Siberia in catene. Il capo del Kgb e' il piu' santo dei santi. /
Manda chi protesta in prigione. /
Per non addolorare il santo dei santi le donne devono partorire e amare. /
Spazzatura, spazzatura, spazzatura del Signore. Spazzatura, spazzatura, spazzatura del Signore./
Madre di Dio, Vergine, diventa femminista. Diventa femminista, diventa femminista. /
Inni in chiesa per leader marci, una crociata di nere limousine. /
Il prete viene oggi nella tua scuola. Vai in classe, portagli il denaro. /
Il Patriarca crede in Putin. Quel cane dovrebbe piuttosto credere in Dio./ La cintura della Vergine Maria non impedisce le manifestazioni. /
La Vergine Maria e' con noi manifestanti./
Madre di Dio, Vergine, caccia via Putin. Caccia via Putin! caccia via Putin!'/».

Niente di eccessivamente cattivo, in effetti.
 Solo che si tratta di una versione censurata...


“Virgin Mary, Put Putin Away” Lyrics (translated from Russian)
Virgin Mary, Mother of God, put Putin away
Рut Putin away, put Putin away
Black robe, golden epaulettes
All parishioners crawl to bow
The phantom of liberty is in heaven
Gay-pride sent to Siberia in chains
The head of the KGB, their chief saint,
Leads protesters to prison under escort
In order not to offend His Holiness
Women must give birth and love
Shit, shit, the Lord’s shit!
Shit, shit, the Lord’s shit!
Virgin Mary, Mother of God, become a feminist
Become a feminist, become a feminist
The Church’s praise of rotten dictators
The cross-bearer procession of black limousines
A teacher-preacher will meet you at school
Go to class – bring him money!
Patriarch Gundyaev believes in Putin
Bitch, better believe in God instead
The belt of the Virgin can’t replace mass-meetings
Mary, Mother of God, is with us in protest!
Virgin Mary, Mother of God, put Putin away
Рut Putin away, put Putin away


Un attimino diversa.
No?

PS: Ah, in Ucraina Femen, per sensibilizzare l'opinione pubblica, ha abbattuto la croce del monumento in ricordo ai milioni di cristiani massacrati da Stalin. Hanno preso una motosega e, tette al vento, zac, Croce abbattuta. Ma va bene, è libertà di espressione...

16 agosto 2012

Perdere la bussola.


Siria, il gatto ferito alla schiena da una bomba diventa un simbolo e fa il giro del mondo

La foto del micio è stata postata su Facebook. Migliaia di associazioni si sono offerte di salvarlo suscitando polemiche

La sua foto, ferito, con una scheggia nella spina dorsale mentre si trascina per le strade polverose di Homs ha fatto il giro del mondo. Un gatto, rosso, nei giorni scorsi è rimasto ferito nella città siriana, durante i bombardamenti dell'esercito di Assad. Il micio è incredibilmente sopravvissuto diventando un simbolo della crudeltà della guerra. Centinaia di associazioni animaliste si sono offerte di curare l'animale portandolo fuori dal paese.
ANIMALI VITTIME DELLA GUERRA - L'immagine è stata postata su Facebook da un fotografo e ha fatto discutere. «Possibile che la vita di un gatto valga di più di quella di centinaia di persone che muoiono tutti i giorni?», si sono chiesti in molti. «Ma è giusto che anche gli animali rimangano vittime delle guerre degli uomini?», hanno risposto altri. Su YouTube sono stati postati anche altri video di gatti terrorizzati e feriti in Siria. E anche agli asini non è andata meglio: alcuni sono stati massacrati dai soldati per privare i ribelli di un mezzo di trasporto. Nei giorni scorsi il gatto di Homs è stato curato con un'operazione sotto anestesia, come racconta Liberation. E ora è in convalescenza in una fattoria proprio fuori Homs. Del tutto inconsapevole di essere diventato il simbolo di una guerra senza senso.

Fonte



Si perchè i civili masacrati da Assad invece se la sono meritata.
A, già, sono umani, il cancro del pianeta.

01 agosto 2012

Aria di Londra.

A inizio mese il comitato olimpico saudita aveva messo in chiaro che le proprie atlete avrebbero dovuto conformarsi al codice dell'abbigliamento islamico ma Marius Vizer, presidente della Federazione internazionale di judo, aveva replicato che avrebbero dovuto combattere senza l'hijab, vietato da regolamento per ragioni di sicurezza. «Mia figlia non combatterà il 3 agosto se sarà obbligata a togliersi il velo islamico», aveva minacciato Ali Shaherkani, padre della judoka che adesso, ottenuto il via libera, potrà scendere in pedana venerdì per la categoria +78 kg. 

Fonte


Ma stanno difendendo, lasciandola gareggiare con il velo, la libertà di chi?
Mi pare che qui ci siano altri che stiano decidendo per lei.
Poi oh...

Ma che sia chiaro, la decisione non è certo stata presa per venire incontro all'atleta.




24 luglio 2012

03 luglio 2012

A morte. Però non offendiamoli.

 Ascoltiamo cosa dice.



Poi avviene la magia...

ROMA - "Il posseduto dal diavolo ha le movenze, il portamento simile a un down". Parole pronunciate da monsignor Andrea Gemma, esperto di esorcismi, durante la trasmissione Vade retro, andata in onda il 9 giugno scorso su TV 2000, il canale di proprietà della Conferenza episcopale italiana. Un paragone che ha irritato un gruppo di 52 genitori di ragazzi affetti dalla sindrome, che hanno deciso di scrivere una lettera di protesta a Repubblica: "E' un pregiudizio sbagliato, il parlare senza sapere, il voler a ogni costo giudicare (giudicare? no, sul serio, giudicare chi e quando?) senza conoscere. Esigiamo le scuse del vescovo".

Repubblica
è stata contattata telefonicamente da David Murgia, il conduttore della trasmissione: "Non sono il portavoce di Monsignor Gemma, ma sicuramente posso dire che non c’è stato alcun accostamento e paragone tra indemoniati e persone down". "È chiaro che, da questo programma e da questa emittente non c'è mai stato nessun pregiudizio. Abbiamo sempre dedicato ampio spazio al mondo della disabilità".

La lettera. "Dopo aver ascoltato le parole di monsignor Andrea Gemma, siamo molto amareggiati - hanno scritto i genitori - I nostri figli, pur avendo questa condizione genetica che comporta dei ritardi cognitivi, non sono simili a degli indemoniati. (non mi pare che nessuno abbia mai fatto questo paragone, infatti) Sono ragazzi che riescono a raggiungere dei grandi risultati se sostenuti al meglio. Non è possibile definirli come persone che non capiscono". Poi arriva l'accusa, pesantissima, nei confronti degli ecclesiastici: "Sono troppe le discriminazioni che arrivano dal clero verso le disabilità. Un rappresentante della Chiesa non può e non dovrebbe permettersi di apparire in tv e rilasciare certe dichiarazioni" (e infatti NON le ha fatte).

La richiesta di scuse. "Non possiamo accettare che queste affermazioni vengano espresse dal paladino dei più deboli: come genitori chiediamo le scuse dal vescovo", continuano. "E non provate a smentirci con 'non ci siamo capiti, avete frainteso'. Sapete che non è così, cercate di non offendere la nostra intelligenza e la nostra sensibilità di genitori. (intelligenza qui se ne vede poca, la comprensione del testo è un obiettio da raggiungersi alle scuole medie) Consigliamo a Monsignor Gemma di passare un po' del suo prezioso tempo con ragazzi disabili per conoscerli e confrontarsi con loro".

L'infelice similitudine pronunciata dall'alto prelato era stata notata anche da Sergio Silvestre, coordinatore nazionale dell'associazione CoorDown. L'uomo aveva denunciato il fatto, contattando via mail il programma Vade retro : "Monsignor Andrea Gemma ha illustrato la condizione fisica di una persona posseduta dal diavolo, paragonandola a un ''down'', come se tutte le persone con la SdD si comportassero con gesti inconsulti". Secca la risposta del conduttore: è solo un frainteindimento. "Il prelato, in buona fede, ha voluto solo sottolineare il cambiamento dell'individuo prima e dopo il rito esorcistico. Ha semplicemente evidenziato che la persona da esorcizzare non aveva la stessa forza fisica che ha invece dimostrato di avere durante l'esorcismo".

La spiegazione del conduttore. Murgia, conduttore del programma, telefonando in redazione, ha fornito la sua versione di fatti: "È noto che quando si parla del diavolo, questo ci mette lo zampino. E lo zampino questa volta è aver voluto estrapolare poco più di un minuto da un programma che ne dura 42. Come conduttore di Vade Retro per Tv2000, ogni settimana diamo voce agli invisibili ovvero a quelli che parte della scienza giudica matti e non hanno voce e volto".

"Nella puntata del 9 giugno, Monsignor Gemma ha parlato del cambiamento feroce di una persona nel momento in cui viene sottoposta al rito esorcistico. Il prelato ha voluto raccontare il caso di un ragazzo con evidenti disabilità che nel corso dell'esorcizzazione è diventato un vero e proprio boxeur", ha detto Murgia. "Una trasformazione tipica di tutte le possessioni diaboliche che comporta un'anomala forza brutale negli atteggiamenti e nelle movenze non tipiche, in genere, dei normodotati". "Ma questo non vuol dire paragonare gli indemoniati ai down", ha precisato il conduttore. "Per noi di Tv2000 le persone affette da sindrome di Down sono prima di tutto nostri fratelli e non certo indemoniati".

La patologia. La sindrome di Down è causata da un'anomalia dei cromosomi non sessuali. Il nome deriva da John Langdon Down che ha scoperto e descritto la malattia nel 1866. Per le persone che ne soffrono comporta situazioni diverse di rallentamento dello sviluppo, specie linguistico e psicomotorio. Tuttavia, questo non pregiudica la possibilità del soggetto di integrarsi e vivere insieme agli altri.


E tutti a scandalizzarsi per una cosa che non è mai stata detta.

Quando poi...
Le parole sono arrivate quasi inaspettate, alla conclusione di un servizio tv alla scorsa Domenica In sulla sua storia: “Meno male che sono nata nel ’72, altrimenti chissà che fine avrei fatto per l’amniocentesi…”. Cristina è una suora laica dell’Ordo Virginium, passa periodi in missione in Africa. E’ nata con sindrome di Down.
Si può ignorare questa frase. Si può banalizzarla. Ma anche si può, e si dovrebbe, riflettere. Cercando di non farsi influenzare da ideologie, politica e religioni. O anche da meri dati statistici.
Le parole di Cristina Acquistapace mi hanno colpito, in particolare perché giunte da chi vive una condizione di oggettiva debolezza in ambito sociale. E fatto pensare. Riflessioni e domande che vorrei condividere.
Arrivano poche settimane dopo la prima Giornata Mondiale sulla Sindrome di Down voluta dall’Onu e la diffusione anche in Italia di una notizia data mesi fa dal quotidiano danese Berlingske, secondo la quale in Danimarca, seguendo l’attuale andamento di riduzione percentuale di nati con sindrome di Down, nel 2030 questa sindrome sarà scomparsa. Chiaramente non perché si sia arrivati a correggere l’anomalia cromosomica, ma solo perché, conosciuta la presenza di Trisomia 21 attraverso la diagnosi prenatale, le gravidanze vengono interrotte. Cosa che avviene anche riguardo a patologie o disabilità più o meno gravi.
L’aspettativa e la speranza quando si aspetta un figlio è quella che sia sano e che possa avere una vita il più felice possibile. Non si tratta, e non è questo l’ambito, di mettere in discussione leggi e diritti acquisiti, la possibilità di aborto e ancora meno quella della diagnosi prenatale. Viene da chiedersi quale debba essere l’uso e il fine. La diagnosi prima della nascita può aiutare a correggere eventuali anomalie, a preparare la famiglia ad accogliere un figlio con problemi fisici o intellettivi, a mettere la donna nella condizione di poter scegliere se continuare la gravidanza di fronte a un grave pericolo per la sua salute fisica o psichica. La diminuzione costante di nascite di persone con sindrome di Down e di altre alterazioni cromosomiche o patologie di diversi tipi può far pensare a una deriva eugenetica? Una selezione delle persone certamente non imposta in maniera autoritaria, ma che alla fine ci si accorge avvenga? Ritorna una domanda che nasce da lontano: quale vita è indegna di essere vissuta?
Una riflessione sulla disabilità e su una società che prepari ad accogliere non smette di essere attuale, partendo in questo caso dalle parole di una donna con sindrome di Down che si pone domande sulla sua condizione: che fine avrei fatto?


Oppure...


Abstract

Objectives To describe trends in the numbers of Down’s syndrome live births and antenatal diagnoses in England and Wales from 1989 to 2008.
Design and setting The National Down Syndrome Cytogenetic Register holds details of 26488 antenatal and postnatal diagnoses of Down’s syndrome made by all cytogenetic laboratories in England and Wales since 1989.
Interventions Antenatal screening, diagnosis, and subsequent termination of Down’s syndrome pregnancies.
Main outcome measures The number of live births with Down’s syndrome.
Results Despite the number of births in 1989/90 being similar to that in 2007/8, antenatal and postnatal diagnoses of Down’s syndrome increased by 71% (from 1075 in 1989/90 to 1843 in 2007/8). However, numbers of live births with Down’s syndrome fell by 1% (752 to 743; 1.10 to 1.08 per 1000 births) because of antenatal screening and subsequent terminations. In the absence of such screening, numbers of live births with Down’s syndrome would have increased by 48% (from 959 to 1422), since couples are starting families at an older age. Among mothers aged 37 years and older, a consistent 70% of affected pregnancies were diagnosed antenatally. In younger mothers, the proportions of pregnancies diagnosed antenatally increased from 3% to 43% owing to improvements in the availability and sensitivity of screening tests.
Conclusions Since 1989, expansion of and improvements in antenatal screening have offset an increase in Down’s syndrome resulting from rising maternal age. The proportion of antenatal diagnoses has increased most strikingly in younger women, whereas that in older women has stayed relatively constant. This trend suggests that, even with future improvements in screening, a large number of births with Down’s syndrome are still likely, and that monitoring of the numbers of babies born with Down’s syndrome is essential to ensure adequate provision for their needs.

Oppure..


La Danimarca ha annunciato che entro il 2030 raggiungerà l’obiettivo di diventare uno Stato «Down Syndrome free». È stato infatti premiato Niels Uldbjerg, professore danese di ginecologia, che ha progettato l’eliminazione di feti difettosi. Il quotidiano Avvenire il 5 gennaio scorso aveva dato la notizia della spinta in avanti del governo danese, che già nel 2004 aveva stabilito come un diritto l’eliminazione dei “difettosi” rendendo per questo gratuito il ricorso alla diagnosi prenatale.
Secondo il quotidiano danese Berlingske, infatti, proprio grazie al perfezionamento della diagnosi prenatale entro il 2030 la sindrome sarà scomparsa. Uno studio pubblicato nel 2011 dimostra che nel 2004 è nato il 61 per cento di bambini in meno con la Sindrome di Down rispetto agli anni precedenti e dal 2005 i casi di neonati colpiti dalla malattia genetica sono scesi del 13 per cento ogni anno. Si stima quindi che entro il 2030 non ci sarà più nessun bambino Down.



Ma in fondo lo sapevamo, dei down interessa poco a nessuno.
Lo scopo vero dell'articolo è far vedere quanto è cattiva e brutta la Chiesa.
Mentendo.

I down vanno bene se sono figli di altri, se non sono io a curarli.
Se li incroci una volta ogni tanto che sono tanto carini e teneri e un po' buffi.

Se però capita a me abortisco, ovvio, ti sembro scemo/a?



02 luglio 2012

Ha senso?



Italia-Spagna, sventolava bandiera con la svastica e inneggiava al Duce: arrestato 


Fonte

Quando poi si vedono cose del genere, uno si chiede se forse non sia ora di considerare vittime di regime anche tutti i morti russi, ucraini, polacchi, bioelorussi, ungheresi, cechi sterminati sotto il simbolo presente sulle bandiere qui sotto.

Solo perchè non sono italiani o ebrei non vuol dire che non siano stati perseguitati.
O solo perchè il regime non era di destra non vuol dire che non fosse regime.



Philosophers, psychologists, doctors, writers could have observed in our camps more than in anywhere else in all the versatility and in full details the specific process of narrowing of man's mental and intellectual horizon, decline of a man to the level of an animal and his process of dying alive*.
Aleksandr Solzhenitsyn


Chissà come mai i più densi libri del '900 russo si intrecciano con storie di abusi, torture, censure, deportazioni ed esecuzioni.


Se ci vogliamo appellare alla storia, appelliamoci a tutta la storia, non a "brani scelti".
Scelti da noi, secondo quanto ci conviene.



* non fa un po' ilpaio con "se questo è un uomo"? Terribilmente simili nei fatti, terribilmente diversi nella memoria. Non è giusto.

26 giugno 2012

Violenza inaudita e attacchi violenti.

QUARTUCCIU -Cagliari VIOLENZA INaudita

Era entrato con l'auto in un megastore
Temendo il peggio gli massacrano l'auto

I vigilantes lo accerchiano e attaccano l'auto con un estintore. E quando arriva la volante lo porta al reparto di psichiatria

All'inizio sembra incredibile. Talmente irreale da sembrare uno spot, il trailer di un film sulla violenza urbana. Il fatto avviene a Quartucciu, in provincia di Cagliari, al centro Commerciale Le Vele. Un gruppo di addetti alla vigilanza accerchia un'auto entrata come se niente fosse nel centro commerciale. Un signore tranquillo esce da un negozio di telefonia. Ed entra nell'auto. Probabilmente la sua. A quel punto scatta la «follia» dei vigilantes che prima accerchiano l'auto con due panche in legno. E poi cominciano a battere sull'auto con una violenza inaudita. Urla il proprietario dell'auto. Urlano i vigilantes che picchiano sul parabrezza con un estintore. Che, ovviamente, rompe il vetro. Fine della scena. Con il signore tranquillo prima a terra. E poi su una panchina che, buono, buono, aspetta. La polizia è arrivata poco dopo con una volante, su cui ha fatto salire il proprietario dell'auto. Per accompagnarlo al reparto di psichiatria dell’ospedale di Is Mirrionis. L’auto è stata sequestrata.

I FATTI - «I fatti non sono quelli che sembrano», dice Marcello Manca direttore delle Vele. «Quel signore sembrava tranquillo ma giovedì scorso aveva ripetuto la stessa scena: lo avevano trovato all'interno dell'aerea portuale di Elas. Sempre con l'auto». L'autista è un trentenne dipendente tecnico di una azienda sanitaria del cagliaritano. «La vigilanza aveva cercato di tenerlo sotto controllo», racconta ancora Manca. Usando una violenza esagerata? Non bastava chiamare il caro attrezzi? «Aveva l'aria normale, non era agitato ma si capiva che qualcosa non andava. I vigilantes, prima della scena poi ripresa nel video, avevano cercato di mediare, di farlo ragionare. Ma lui era riuscito e eluderli e ficcarsi nella sua auto». Appunto sembra un signore tranquillo nella sua auto. «Ha avviato il motore e chiuso le sicure. Non eravamo in grado di prevedere cosa avrebbe fatto. Temendo il peggio e che partisse in velocità nel centro, abbiamo preferito le maniere brusche. Ma tutto si è concluso non appena s'è rotto il vetro e abbiamo tolto le chiavi dal cruscotto. Questo era l'obiettivo».

Redazione Online



 Questo articolo ridicolo, totalemnte estraniato dalla realtà ci da la misura di quanto la redazione del corriere abbia letteralmente perso la bussola.
Non sa più dare il giusto valore ai vari diritti dei vari soggetti, non ha la minimia idea di dove siano il buonsenso e la giustizia, è sprofondata in una spirale scandalistica che lo porta ad urlare al massacro e alla violenza praticamente a caso, rendendo di fatto prive di signficato queste parole.

Un altro esempio?
Mi ero ripromesso di far finta di nulla ma la stortura nella scala dei valori del corriere(e non solo) è totale e sistematica.


LA VIGILIA - Minacciose offese alla vigilia del Gay Pride di Roma. Nel giorno della grande festa di piazza che vorrebbe insegnare la tolleranza e la pacifica convivenza con chi è diverso, le frange estreme degli oltranzisti cattolici hanno alzato la voce contro gli omosessuali. Militanti del movimento Militia Christi, hanno affisso venerdì notte alcuni manifesti in via Cavour, nella Capitale, lungo il percorso del corteo gay. «No al Gay Pride» recitano i manifesti su cui campeggia una fotografia di papa Wojtyla; «No a Roma capitale dell'orgoglio omosessuale», ribadiscono altre locandine.


[...]

AGGRESSIONI OMOFOBE - L'attacco violento di Militia Christi arriva nel giorno della festa e a meno di 12 ore dalla manifestazione tenutasi venerdì sera in piazza Farnese per dire basta alle aggressioni omofobe. «Manifestazioni del genere, che rivendicano orgogliosamente comportamenti innaturali, sono un’offesa per chi ancora ha a cuore una sana visione antropologica della società - hanno commentato gli oltranzisti cattolici -, sono un modello nefasto per i giovani oltre ad essere deleterie verso chi sente dentro di sé tendenze omosessuali».

Redazione Roma Online 



 Fermiamoci a riflettere sulle parole utilizzate in questi due articoli, che non mi stupirei scoprire essere scritti dalla medesima persona.

 Primo articolo:

QUARTUCCIU -Cagliari VIOLENZA INaudita 
(O tentativo di immobilizzare un folle?)
  Era entrato con l'auto in un megastore (perchè secondo loro è normale questo) Temendo il peggio gli massacrano l'auto(vedremo dopo che non è affatto vero, ma si sa che i titolisti...) I vigilantes lo accerchiano e attaccano l'auto con un estintore. 
E quando arriva la volante lo porta al reparto di psichiatria(non perchè fosse realmente necessario, solo per uno sfizio dei violenti vigilantes, solo per aggingere violenza alla violenza...)
 
All'inizio sembra incredibile. Talmente irreale da sembrare uno spot, il trailer di un film sulla violenza urbana.(perbacco, ma la cosa irreale non è il tizio in auto che scorrazza dentro un edificio dove le auto non possono entrare?) Il fatto avviene a Quartucciu, in provincia di Cagliari, al centro Commerciale Le Vele. Un gruppo di addetti alla vigilanza accerchia(inizia qui a dare connotati negativi agli "aggressori" che accerchiano, come lupi feroci, come banditi...) un'auto entrata come se niente fosse(ecco, è questo l'irreale, è questa la stortura, è questo il fatto violento sbagliato) nel centro commerciale. Un signore tranquillo(notate l'uso degli aggettivi, verrà ripetuto fino alla nausea "tranquillo" come se l'agire con pacatezza autorizzasse ogni comportamento. Il giornalista ha già iniziato a difendere l'unico criminale) esce da un negozio di telefonia. Ed entra nell'auto.(falso, dal video si vede che prima di entrare viene fermato dai vigilantes che giustamente cercano di impedirgli di salire sull'auto a parole. Il tizo quindi quantomento è stato avvertito che non era il caso di ripartire... decide liberamente di ignorare il divieto ed eludendo i vigilantes riesce a salire in macchina) Probabilmente la sua(come probabilmente? ha le chiavi, la avvia... come fa ad avere dubbi su questa cosa e non, per esempio, su altre?). A quel punto scatta la «follia»(follia. Già da un giudizio netto, senza possibilità di redenzione o di altra lettura) dei vigilantes che prima accerchiano l'auto con due panche in legno. E poi cominciano a battere sull'auto con una violenza inaudita(ci risiamo. Tralasciando la sintassi, ma vedete come scrive? cosa scrive? inaudita se hai vissuto su Marte fino ad un minuto prima. Inaudita se sei sordo e cieco. Di inaudito c'è ben altro.  Le violenze di Assad in Siria come dovrebbero essere in questa scala di valori?). Urla il proprietario dell'auto. Urlano i vigilantes che picchiano sul parabrezza con un estintore. Che, ovviamente, rompe il vetro(ovviamente. Come se fosse ovvio solo al giornalista. In effetti l'unico motivo dell'utilizzo dell'estintore era appunto rompere il finestrino per poter raggiungere le chiavi e sottrarle ao proprietario(probabilmente...) della macchina). Fine della scena(fine della minaccia). Con il signore tranquillo prima a terra. E poi su una panchina che, buono, buono, aspetta. La polizia è arrivata poco dopo con una volante, su cui ha fatto salire il proprietario dell'auto. Per accompagnarlo al reparto di psichiatria dell’ospedale di Is Mirrionis. L’auto è stata sequestrata. (solo io trovo l'utilizzo nevrotico della punteggiatura fastidioso e irritante? Non è mica Mc Carthy)
I FATTI - «I fatti non sono quelli che sembrano», dice Marcello Manca direttore delle Vele. «Quel signore sembrava tranquillo ma giovedì scorso aveva ripetuto la stessa scena: lo avevano trovato all'interno dell'aerea portuale di Elas. Sempre con l'auto». L'autista è un trentenne dipendente tecnico di una azienda sanitaria del cagliaritano. «La vigilanza aveva cercato di tenerlo sotto controllo», racconta ancora Manca. Usando una violenza esagerata? Non bastava chiamare il caro attrezzi?(di inaudito c'è solo la voglia di chi scrive di fare disinformazione. Qui uno dei responsabili sta spiegando i fatti, le motivazioni che hanno spinto ad agire in un determinato modo e il giornalista che fa? ironizza e fa il saarcastico. Come se non avesse bisogno di ascoltare...) «Aveva l'aria normale, non era agitato ma si capiva che qualcosa non andava. I vigilantes, prima della scena poi ripresa nel video, avevano cercato di mediare, di farlo ragionare. Ma lui era riuscito e eluderli e ficcarsi nella sua auto». Appunto sembra un signore tranquillo nella sua auto.(sbalorditivo. Continua a ripetere che è tranquillo, come se fosse la cosa rilevante della situazione. Forse gli è sfuggito che è stato immobilizzato non perchè ha schiamazzato o fatto altro, ma perchè è entrato con un autovettura in un edificio dove la stessa non poteva circolare, mettendo in pericolo le vite dei presenti. Ma veramente il giornalista non ha capito di cosa si stava parlando?) «Ha avviato il motore e chiuso le sicure. Non eravamo in grado di prevedere cosa avrebbe fatto. Temendo il peggio e che partisse in velocità nel centro, abbiamo preferito le maniere brusche. Ma tutto si è concluso non appena s'è rotto il vetro e abbiamo tolto le chiavi dal cruscotto. Questo era l'obiettivo». (mi pare che il gionalista avesse tutti gli elementi per capire. O è tonto, o è da radiare)

Redazione Online (nemmeno si firma il coniglio)


Secondo articolo:


LA VIGILIA - Minacciose offese(se si riferisce ai manifesti no, nessuna minaccia, nessuna offesa. solo una frase al massimo non condivisibile o stupida) alla vigilia del Gay Pride di Roma. Nel giorno della grande festa di piazza che vorrebbe insegnare la tolleranza(infatti talmente tollerante che gli unici manifesti con scritto qualcosa di non condiviso sono stati... vabbè... mi viene in mente un "ama i tuoi nemici" o un "sopporta i molesti" o altre cose così,  un po' demodè. Tollerare solo chi la pensa come te è l'esatto opposto dell tolleranza, se è questa che vogliono insengare(sto divagando, scusate, concentriamoci solo sulle parole usate, pardon)) e la pacifica convivenza con chi è diverso, le frange estreme degli oltranzisti cattolici(non conosco Militia Christi ma qui ne viene data una descrizione un attimo di parte) hanno alzato la voce(hanno espresso la loro opinione e si sono fermati li, senza andare oltre) contro gli omosessuali(gay pride = omosessuali? Ne siamo sicuri? Tutti gli omosessuali condividono i metodi e le dinamiche del gay pride? Non mi pare proprio, ma guai a dirlo.). Militanti del movimento Militia Christi, hanno affisso venerdì notte alcuni manifesti in via Cavour(quindi niente violenzae o urla scomposte. Solo affisso), nella Capitale, lungo il percorso del corteo gay. «No al Gay Pride» recitano i manifesti su cui campeggia una fotografia di papa Wojtyla(fotografia usata perchè la frase citata è proprio di GPII.); «No a Roma capitale dell'orgoglio omosessuale», ribadiscono altre locandine.

AGGRESSIONI OMOFOBE - L'attacco violento di Militia Christi(quale attacco violento? Se per caso uno di Militia avesse colpito con una spranga un gay che aggettivi sarebbero stati usati? Se le parole hanno ancora un senso, non si può dire che questo sia un attacco e neppure che sia violento) arriva nel giorno della festa(eccerto, sono tutti gai di la) e a meno di 12 ore dalla manifestazione tenutasi venerdì sera in piazza Farnese per dire basta alle aggressioni omofobe. «Manifestazioni del genere, che rivendicano orgogliosamente comportamenti innaturali, sono un’offesa per chi ancora ha a cuore una sana visione antropologica della società - hanno commentato gli oltranzisti cattolici -, sono un modello nefasto per i giovani oltre ad essere deleterie verso chi sente dentro di sé tendenze omosessuali».

Redazione Roma Online 


Stessa dinamica.
Stessa confusione in testa.
Stessi giochetti che non fanno onore al corriere.

Poi uno legge i commenti, basta una pagina, e non può che restare basito.













25 giugno 2012

Adesso ti spiego...

Si stava facendo la Colletta Alimentare, non quella un po' più famosa del "banco", una colletta in piccolo, per le esigenze estive della nostra caritas parrocchiale.
Modalità identiche però.

Consegna di volantino e sacchetto all'ingresso del supermercato e stoccaggio dei generi in scatoloni già suddivisi per tipo.

Non sono mai stato particolarmente fortunato, ho sempre beccato il fenomeno di turno che mi spiegava quanto fosse sbagliato quello che stavo facendo, etc..

Non Sabato.

È tardi, la colletta non è stata particolarmente proficua ma sono fuori da una cooperativa piccolina e non troppo frequentata, ci si annoia e già si pensa alla pizza a casa.
Arriva una signora, giovane, discretamente carina, che spinge la carrozzina con due pargoli, uno dentro e uno appeso dietro.
Prende il foglio, ci guarda, entra non molto convinta.
Quando esce, dopo poco, consegna un sacchetto, si allontana di qualche passo, poi prende il figlio maggiore per un braccio, lo sistema sulla pedana della carrozzina e si china verso di lui.
<adesso ti spiego perchè lo abbiamo fatto...>

Solo per questa scena, solo per questa mamma che sa fare la mamma, ne è valsa la pena.



È vero, il bene va anche spiegato.





21 giugno 2012

Il senso del ridicolo.

Certa gente è manchevole proprio di questa caratteristica.
E non sarebbe un grosso problema, in fondo, nella vita.
Al massimo qualche figuraccia con gli amici che però, appunto, sono amici, e sopportano e fanno finta di nulla.

Se però sei uno scrittore, o ti reputi tale, e editi un libro, beh, allora le cose cominciano a farsi problematiche. Per te.

Spostiamoci un attimo e voliamo alla Feltrinelli di Monza.
Spesso mi capita di andarci a fare un giro, quando il 321 mi passa sotto il naso e la corsa successiva è dopo 30 minuti. Purtroppo mi succede abbastanza spesso, così che abbastanza spesso mi capita di passeggiare tra gli scaffali di quella libreria.

Ci sono autori presenti ovunque, in almeno 4 sezioni diverse, altri mancano del tutto, ci sono pippe cosmiche che occupano interi ripiani e vuoti pazzeschi da altre parti. Non mi piace la Feltrinelli, in generale.

Capita, girovagando nella stanzetta dedicata alla sigh! "scienza" di trovare vere e proprie perle che non perdo occasione di sfogliare.

Ho visto molti libri interessanti, altri delle cagate pazzesche ma vi giuro, uno come questo mai.

"IL LIBRO SEGRETO DEI PAPI"

Che già il titolo è tutto un programma.

Sotto il titolo campeggia: "200,000 coie vendute"
Ammazzete che segreto 'sti papetti!
"dello stesso autore de "il libro che il vostro parroco non vuole che leggiate"(o qualcosa di drammaticamente simile)"

Soprassiedo e spinto da un malsano impulso coprofilo lo apro e scorro l'indice...
Non sia mai.
Cavoli, affronta davvero tematiche importanti, Donna e Chiesa.
Wow.
5 pagine massimo, un solo argomento, sacerdozio femminiles.

Partiamo bene.

Chiesa e Scienza, credo sia il capitolo successivo.
Idice dei libri.
Abolito nel 1966, ecco alcuni dei libri, etc...
Harry Potter. Giuro.
E poi una lista di 20 titoli alcuni improbabilissimi.
Avatar, mi pare. Ho rimosso il resto, troppo traumatico.

Però a questo punto vi starete chiedendo se non sia una presa per il sedere, è palese', mi sto inventando tutto per cercare di buttar fango su questo libro.

No, no, guardate ancora, tutto tutto vero...

1) Mentre affronta la Crisi della Chiesa, inevitabile e dietro l'angolo,  Chiesa ormai prossima all'estinzione ( se, te piacerebbe) e ci spiega nel dettaglio tutti i motivi di questo definitivo fallimento ecco l'elenco di ex Cattolici, quello che ci darà il coraggio di fare anche noi questo passo, che ci farà capire come tutte le menti vive e lucide di oggi stanno abbandonando questa dottrin oscurantista e chiusa...
Si, proprio loro, Sara Palin,  Calvino, Kevin Rudd, Edir Macedo(addirittura lui!!), Alberto Cutir, Marcelo Crivella, Lutero, Dorothy Lucey.
Insomma, proprio tutti, non manca davvero nessuno, tutti i convertiti che contano, da Calvino ad oggi.
Che elenco da fare accapponare la pelle.
(suppongo che chiunque con una ricerca di 15 minuti possa compilare un elenco decisamente più corposo e di spessore, mah...)


2) Incredibili le fonti, quando presenti.
Già perchè un buon 70% del libro è senza una fonte, e in fondo lo capisco perchè quando la mette...
Blogger Anonimo. Nientepopodimeno che Blogger Anonimo.
Mica pizza e fichi, aho', qua siamo scrittori rampanti.

O, altra fonte citata dal libro, Wikipedia.

Sul serio.

3) Per non parlare delle pratiche segrete dell'Opus Dei.
Naturalmente trafugate dal Sito ufficale dell'Opus Dei.


4) Poteva poi mancare l'elenco degli eretici?
Anche qui i nomi si sprecano. Camus, Twain, Einstein, Katherine Hepburn, Darwin...Isaac Asimov, ecco...
Ovviamente poteva esserci la fonte? Nah, troppo semplice senno.


E va avanti così per tutte e 200-300 pagine.
Ci trovate davvero tutti i cavalli di battaglia dell'anticlericale emancipato. Solo in formato barzelletta con pretesa di verità.
Una serie di cazzate una dopo l'altra. Qualche fonte autorevole, più o meno, c'è.
Ma sinceramente, da uno che cita un Blogger anonimo e Wikipedia come fonti uniche di interi paragrafi, io, personalmente, non mi farei dire nemmeno la ricetta della pasta al burro.

E se davvero ha venduto 200.000 copie... Orrore.



http://books.google.it/books?id=_yz23eVWx2QC&printsec=frontcover&dq=il+libro+segreto+dei+papi&hl=it&sa=X&ei=2lfiT5fYI8HctAao-YVw&ved=0CDsQ6AEwAA#v=onepage&q=il%20libro%20segreto%20dei%20papi&f=false




Ma la gente quando stuferà di farsi pigliare per il culo da individui come questo?

Il cervello è vostro. Ma a loro interessa solo il vostro portafogli.




Non compratelo, in definitiva. Ma se vi capita sfogliatelo.

Ah, quasi dimenticavo:

«Un libro sugli aspetti più contraddittori delle credenze religiose. Proprio quelli dai quali le gerarchie delle Chiese cercano, per ovvie ragioni, di distogliere l’attenzione dei fedeli.»
Corrado Augias

«La controstoria delle religioni sbanca… Un libro dove sono messe in discussione mistificazioni, credenze e dogmi.»
Il Venerdì di Repubblica

«È subito bestseller il saggio che contesta alle radici la religione cristiana dei divulgatori americani.»
L’Unità

20 giugno 2012

Una scemata ogni tanto.


Profezie da videogame: "Futuro? Un incubo"
E il giocatore bloccato chiede aiuto alla Rete

Gioca da 10 anni a Civilization, ma ora Lycerius si rivolge al web per salvare il mondo: nel 3991 ci saranno tre superpotenze in guerra eterna tra loro, carestie e repressioni. Uno scenario da 1984, elaborato da uno dei più famosi giochi di simulazione. Si cerca una soluzione, ma c'è chi scherza: "Forse Orwell aveva una copia del gioco..."

NELL'ANNO 3991 - racconta la profezia di Lycerius -  il pianeta sarà immerso in un "infernale incubo di sofferenza e devastazione". Le uniche tre superpotenze rimaste (Celtania, New Vikingland e America) si fronteggeranno in una guerra che durerà da oltre 1700 anni. Circa il 90% della popolazione mondiale morirà in seguito agli attacchi nucleari o per le carestie causate dal riscaldamento globale. Tutto questo mentre un uomo solo, ostinatamente, proseguirà nel suo tentativo di ristabilire la pace nel mondo. E non riuscendoci, si rivolgerà all'unica superpotenza in grado di aiutarlo: il popolo di Internet.

Lycerius non è un profeta latino, come il nome potrebbe suggerire. È solo
un utente di Reddit  che, qualche giorno fa, ha raccontato in Rete la sua lunga esperienza virtuale in Civilization II, un videogioco di strategia in grado di simulare le dinamiche socio-politiche di un pianeta virtuale.

Una partita lunga dieci anni, iniziata nel 2002, nella quale Lycerius ha seguito l'evoluzione del proprio personale pianeta dall'inizio della civiltà fino all'anno 3991. Per scoprire che, se lasciato ai calcoli di un simulatore, il mondo

è destinato inaspettatamente a replicare lo scenario descritto da George Orwell in 1984.

"Gli unici governi rimasti - scrive Lycerius - sono due teocrazie e la mia nazione, uno stato comunista. Volevo mantenere la democrazia, ma il Senato continuava a votare contro le mie decisioni quando sceglievo di dichiarare guerra prima dei Vichinghi". Questo, spiega lui, gli impediva di programmare una guerra preventiva, necessaria per soggiogare una superpotenza che da secoli lo attaccava con armi nucleari non rispettando nessun trattato di pace. "Ora, tuttavia, la mia gente mi odia, e periodicamente si scatenano rivolte nel cuore del mio impero che sono costretto a reprimere". Da qui, la richiesta al popolo di Internet: come mettere fine alla "Guerra eterna"?

"Dimentica di poter fermare la guerra" è ad oggi la risposta più votata su Reddit, seguita da una strategia in quattro mosse: schiera le truppe al confine per forzare uno stallo militare, converti lo stato al fondamentalismo per guadagnare consenso interno, ricostruisci alcune città chiave e bonifica il terreno circostante, avvia un programma di spionaggio per anticipare le mosse del nemico.

Nel frattempo, la comunità online si è già attivata in massa, chiedendo a Lycerius di condividere il suo salvataggio di gioco, per permettere a chiunque di sperimentare nuove soluzioni. Proprio perché oggi, potenza di Internet, il mondo si salva in "crowdsourcing".

Ma per molti, oltre l'enigma socio-politico, il mondo futuribile di Civilization è risultato affascinante per un altro motivo: la sua accidentale somiglianza alle previsioni di Orwell. "Alcuni paralleli con 1984 che ho in mente  -  scrive un altro utente di Reddit - tre superpotenze, un governo 'comunista' all'apice dell'evoluzione tecnologica, rivolte interne represse dal governo totalitario, un conflitto nucleare che rende incoltivabili le terre". E ancora: una guerra infinita, continui voltafaccia tra le potenze, un leader dittatoriale che prende da solo le decisioni di una nazione.

Da qui, la domanda: può un simulatore programmato nel 1996 prevedere la reale evoluzione del nostro pianeta? E in ogni caso, è significativo che questa decennale partita a Civilization abbia ripiegato verso la distopica profezia orwelliana? "A quanto pare - ipotizza con un colpo di teatro un commentatore - George Orwell era un viaggiatore del tempo, e ha trascorso i suoi giorni nel futuro a giocare a Civ II".

Qualsiasi sia la risposta, se la divinazione di Lycerius è esatta c'è comunque ancora tempo. La guerra eterna, cari amici Maya, inizia intorno all'anno 2250.  

(14 giugno 2012)


E' una notizia del cavolo, ma da super fan della serie di Sid Meier non potevo non gongolare nel notare che qualcuno si ricorda ancora del miglior gioco di sempre.

In ogni caso stima per questo uomo che per 10 anni ha giocato alla stessa partita a CivII.
Io mi fermo a qualche mese, credo non più di 10.





19 giugno 2012

Catrame.


La denuncia delle associazioni animaliste
Randagio lasciato morire in un fusto di catrame Agonia sotto il sole.
Molte segnalazioni, ma nessuno interviene.
L'on. Brambilla: «Chi ha sbagliato paghi»

Un cane randagio cade in una trappola mortale, un fusto di catrame. I cittadini se ne accorgono e segnalano il fatto a chi di dovere, nessuno interviene: «Dov’erano le istituzioni? Perché nessuno è intervenuto in soccorso di quella creatura?» si chiede la Federazione italiana associazioni diritti animali e ambiente commentando quanto accaduto sabato scorso a Reggio Calabria, nella frazione di Sambatello. Probabilmente nella serata di venerdì, il povero animale di taglia media, saltando da un muretto era caduto all'interno del bidone pieno di catrame. GUAITI - La bestiola, non riuscendo a liberarsi, ha iniziato a guaire e abbaiare. Secondo la testimonianza di alcuni cittadini sono state numerose le telefonate rivolte alle autorità, forze dell’ordine e Asl, che non hanno avuto risposta. Solo l’insistenza dei presenti ha fatto si che, dopo diverso tempo, un veterinario dell’Asp si recasse sul posto. Una volta giunto si è però limitato a verificare l’assenza del microchip e, verificato che si trattava di un cane randagio, non ha messo in salvo l’animale, tra lo stupore dei presenti, che hanno però deciso di raccontare l’episodio. «Colpisce la sostanziale indifferenza – si legge nella nota della Federazione alla quale aderiscono le associazioni animaliste Enpa, Lav, Lega del Cane, Leidaa, Oipa, Chiliamacisegua - con cui le autorità preposte dalla legge ad intervenire quando i cittadini segnalano la presenza di un animale in difficoltà, hanno lasciato morire questo povero cane. La bestiola è rimasta infatti per ore a guaire e lamentarsi, ma nessuno di coloro che avrebbero dovuto almeno provare a trarlo in salvo ha fatto qualcosa per toglierla da quella trappola. E dopo ore ed ore di atroce agonia l'animale è morto. Dov’erano le istituzioni? E i cittadini? Se è mancato il senso del dovere, che fine ha fatto il buon cuore? Fatti simili non sono accettabili e denotano la più totale mancanza di civiltà e di sensibilità». BRAMBILLA - «In rappresentanza della Federazione italiana associazioni diritti animali e ambiente – ha commentato l’on. Michela Vittoria Brambilla - ho chiesto l’intervento della magistratura per individuare i responsabili ed accertare eventuali estremi di reato nei comportamenti omissivi di Asl e polizia locale. Andremo fino in fondo per individuare le responsabilità di chi ha permesso una morte così crudele e che poteva essere certamente evitata». «Insomma, chi ha sbagliato, deve pagare – ha concluso l’on. Brambilla - Non si può tollerare una simile indifferenza: in un Paese civile la vita di tutte le creature è un valore assoluto e un simile grado di arretratezza morale non rispecchia il grande cuore del paese. E noi non daremo più tregua a chi svolge con superficialità e pressapochismo il proprio lavoro, causando la morte di animali indifesi».

 


La notizia di per se è irrilevante, se non fosse che sottolinea an cora una volta la voglia di sollevare scandali da un nonnulla di queste associazioni Homofobe.

Quello che non smette mai di suscitarmi perplessità è la filosofia che sta dietro a queste associazioni, a queste persone.
Davvero, faccio fatica proprio a credere che questi individui siano veramente convinti di ciò che affermano e sostengono.

Tutti i loro ragionamenti vanno in cortocircuito da soli, basterebbe svilupparli un attimo per rendersene conto.

Totalmente assurda e fuori da ogni possibile ragionamento è l'accusa di "mancanza di umanità" che appare in una buona metà dei commenti.
Presupporrebbe che l'essere umano, e lui solo, possieda questa fantomatica "umanità" che non si capisce mai bene che cosa sia.
Quindi l'essere umano in fondo è diverso da tutti gli altri animali, ha un qualcosa in più, possiede addirittura questa "umanità" che tanto è mancata in questo episodio.
Si pone quindi, senza nemmeno accorgersene, nel modo più naturale possibile, come se fosse la cosa più scontata della terra, l'uomo su un piano differente da ogni altro animale.
Perchè non si sono mobilitati gli altri cani per salvare il loro simili? Ah, questi cani, che mancanza di canininità.
E i gatti? Qualcuno ha visto i gatti intervenire? Ah, scellerati, prorpio senza felinità, che scandalo, che disonore.
E i nematodi? Spettatori compiaciuti dello spettacolo non si sono degnato di muovere un dito, ops, la coda. Che mancanza di nematodità.
Non hanno alcun senso questi miei esempi, andrebbero bene in un libello di satira da quattro soldi, e lo capite bene anche voi perchè. Funziona solo con l'essere umano.
Mancanza di umanità assume un significato abbastanza preciso, forse non netto e definito, ma che si solleva dal piano dei comportamenti, si eleva sull'orizzonte verso qualcosa di più in alto.


Tutto questo però non può che scontrarsi con lo stesso pensiero animalista che anima questi movimenti.
L'uomo è un animale come tutti gli altri e non ha nessun diritto in più, anzi, ha meno diritti, di tutti gli altri animali, questo è il mantra che ripetono a pappardella.
L'uomo è semplicemente un animale.
Non ha nulla in più.
Se è più crudele che colpa ne ha? é un animale.
Se sfrutta gli altri animali che problema c'è? è solo un comportamento animale evolutosi naturalmente.
Se non salva il cane come gliene si può dare la colpa? Forse altri animali lo stavano per salvare? Perchè impegnarsi in un comportamento assolutamente contronatura?
It's evolution baby!

Non si può quindi accusare l'uomo di crudeltà ed essere animalisti, e questo non è che uno dei tanti ragionamenti che non si possono sostenere razionalmente.


Poi oh, mi dispiace per il cane e tutto il resto, ma la Brambilla veramenta non la posso vedere.
Eppure se non me la fanno vedere almeno ogni 2 giorni sembra che qualcuno ne soffra.

Ma quanto spazio mediatico ha questa qua? Altro che contro il sistema, questi qua si sono perfettamente integrati e ne fanno parte alla grandissima.

Homofobia.
Qualunque cosa succeda colpa degli esseri umani cattivi(ma è veramente possibile? se si come mai?), cancro del pianeta(tutti meno che me, io sono bravo e consumo poco), più crudeli di tutti gli esseri viventi(e quindi diversi? Ma diversi perchè divinamente eletti o solo evolutisi così? In qualunque caso, che colpa ne abbiamo?)




Il cane nessuno l'ha salvato dal catrame. Mi dispiace.

Ma chi salverà il mondo dal catrame culturale nel quale abbiamo già cominciato ad infilarci da soli?
Il cane resta un cane, non s'era accorto. Noi non siamo cani.

04 giugno 2012

Non invano hanno soffiato i venti


Non invano hanno soffiato i venti,
non invano c'è stata la tempesta.
Un misterioso qualcuno ha colmato
i miei occhi di placida luce.

Qualcuno con primaverile dolcezza
ha placato nella nebbia azzurrina
la mia nostalgia per una bellissima,
ma straniera, arcana terra.

Non mi opprime il latteo silenzio,
non mi angoscia la paura delle stelle.
Mi sono affezionato al mondo e all'eterno
come al focolare natio.

Tutto in esso è buono e santo,
e ciò che turba è luminoso.
Schiocca sul vetro del lago
il papavero rosso del tramonto.

E senza volerlo nel mare di grano
un'immagine si strappa dalla lingua:
il cielo che ha figliato
lecca il suo rosso vitello.

Sergej Aleksandrovic Esenin

 

 

 

 

La civiltà si fa in chiesa





Le discussioni teologiche sono sottili ma non magre. In tutta la confusione della spensieratezza moderna, che vuol chiamarsi pensiero moderno, non c’è nulla forse di così stupendamente stupido quanto il detto comune: «La religione non può mai dipendere da minuziose dispute di dottrina». Sarebbe lo stesso affermare che la vita umana non può mai dipendere da minuziose dispute di medicina. L’uomo che si compiace dicendo: «Non vogliamo teologi che spacchino capelli in quattro», sarebbe forse d’avviso di aggiungere: «e non vogliamo dei chirurghi che dividano filamenti ancora più sottili». È un fatto che molti individui oggi sarebbero morti se i loro medici non si fossero soffermati sulle minime sfumature della propria scienza: ed è altrettanto un fatto che la civiltà europea oggi sarebbe morta se i suoi dottori di teologia non avessero argomentato sulle più sottili distinzioni di dottrina. Nessuno scriverà mai una Storia d’Europa un po’ logica finché non riconoscerà il valore dei Concili, della Chiesa, quelle collaborazioni vaste e competenti che ebbero per scopo di investigare mille e mille pensieri diversi per trovare quello unico della Chiesa. I grandi Concili religiosi sono di un’importanza pratica di gran lunga superiore a quella dei Trattati internazionali, perni sui quali si ha l’abitudine di far girare gli avvenimenti e le tendenze dei popoli. I nostri affari di oggi stesso, infatti, sono ben più influenzati da Nicea ed Efeso, da Trento e Basilea, che da Utrecht o Amiens o Versailles. In quasi tutti i casi vediamo che la pace politica ebbe per base un compromesso: la pace religiosa invece si fondava su di una distinzione. Non fu affatto un compromesso dire che Gesù Cristo era vero Dio e vero Uomo, come fu invece un compromesso la decisione che Danzica sarebbe stata in parte polacca ed in parte tedesca: era bensì la dichiarazione di un principio la cui perfetta pienezza lo distingueva sia dalla teoria ariana, sia da quella monofisita. E questo principio ha influito e influisce tuttora sulla mentalità di europei, da ammiragli a fruttivendole, che pensano (sia pure vagamente) a Cristo come a qualcosa di Umano e Divino nello stesso tempo. Mentre il domandare alla fruttivendola quali siano per lei le conseguenze pratiche del Trattato di Utrecht sarebbe meno che fruttuoso. Tutta la nostra civiltà risulta da queste vecchie decisioni morali, che molti credono insignificanti. Il giorno in cui furono portate a termine certe note contese di metafisica sul Destino e sulla Libertà, fu deciso anche se l’Austria dovesse o no somigliare all’Arabia, o se viaggiare in Spagna dovesse essere lo stesso che viaggiare nel Marocco. Quando i dogmatici fecero una sottile distinzione fra la sorta di onore dovuto al matrimonio e quello dovuto alla verginità, stamparono la civiltà di un intero continente con un marchio di rosso e di bianco, marchio che non tutti rispettano, ma che tutti riconoscono, anche mentre l’oltraggiano. Nello stesso modo, allorché si stabilì la differenza tra il prestito legale e l’usura, nacque una vera e propria coscienza umana storica, che anche nello spettacoloso trionfo dell’usura, nell’età materialistica, non si è potuto distruggere. Quando san Tommaso d’Aquino definì il diritto di proprietà e nello stesso tempo gli abusi della falsa proprietà, fondò la tradizione di una schiatta di uomini, riconoscibili allora e ora, nella politica collettiva di Melbourne e di Chicago: e ciò staccandosi dal comunismo coll’ammettere i diritti della proprietà, ma anche protestando, in pratica, contro la plutocrazia. Le distinzioni più sottili hanno prodotto i cristiani comuni: coloro che credono giusto il bere e biasimevole l’ubriachezza; coloro che credono normale il matrimonio e anormale la poligamia; coloro che condannano chi colpisce per primo ma assolvono chi ferisce in propria difesa; coloro che credono ben fatto scolpire le statue e iniquo adorarle: tutte queste sono, quando ci si pensa, molto fini distinzioni teologiche. Il caso delle statue è particolarmente importante in questo argomento. Il turista che visita Roma è colpito dalla ricchezza, quasi sovrabbondanza, di statue che vi si trovano; or bene, il fatto dell’importanza dei Concili diviene ancora più impressionante quando tutto l’avvenire artistico di una terra dipende da una sola distinzione, e la distinzione stessa da un solo Uomo. Fu il Papa, solo, che rilevò la differenza tra venerazione delle immagini e idolatria. Fu lui solo a salvare tutta la superficie artistica dell’Europa e di conseguenza l’intera carta geografica del mondo moderno, dall’essere nuda e priva dei rilievi dell’Arte. Nel difendere quest’idea, il Pontefice difendeva il san Giorgio di Donatello e il Mosè di Michelangiolo, e com’egli fu forte e deciso in Roma così il David sta gigantesco su Firenze, ed i graziosi putti dei Della Robbia sono apparsi come squarci di azzurro e nubi nel Palazzo di Perugia, e nelle celle di Assisi. Se dunque una tale distinzione teologica è un filo sottile, tutta la Storia dell’Occidente è sospesa a quel filo; se non è che un punto di affermazione, tutto il nostro passato è in equilibrio su di affermazione, tutto il nostro passato è in equilibrio su di esso.  

Gilbert Keith Chesterton



Ed era circa 100 anni fa.

Leggete Chesterton.




03 giugno 2012

achieve the Islamic conquest (fath) of Egypt for the second time, and make all Christians convert to Islam, or else pay the jizya,


Il candidato presidenziale dei Fratelli Musulmani ha dichiarato che “completerà la conquista islamica dell'Egitto, per la seconda volta, e obbligherà tutti i cristiani a convertirsi all'islam, o a pagare la jizya”, o a emigrare.

 Secondo il popolare sito egiziano El Bashayer, Muhammad Morsi, il candidato presidenziale dei Fratelli Musulmani ha dichiarato che “completerà la conquista islamica dell’Egitto, per la seconda volta, e obbligherà tutti i cristiani a convertirsi all’islam, o a pagare la jizya”, la tassa che in base all’islam devono pagare i fedeli delle altre fedi, cristiani ed ebrei, i cosiddetti “dhimmi”. In Egitto molti dei cristiani copti (18 milioni, secondo le cifre della Chiesa copta, una dozzina di milioni secondo altre fonti) che costituiscono il popolo originario del Paese (copto significa egiziano in greco) hanno votato al primo turno delle presidenziali per l’avversario di Morsi, Ahmed Shafiq.
Su di loro Morsi ha detto: “Devono sapere che la conquista sta arrivando, e l’Egitto sarà islamico, e che dovranno pagare la jizya o emigrare”. 

 According to the popular Egyptian website, El Bashayer, Muhammad Morsi, the Muslim Brotherhood presidential candidate, just declared that he will "achieve the Islamic conquest (fath) of Egypt for the second time, and make all Christians convert to Islam, or else pay the jizya," the traditional Islamic tax, or financial tribute, required of non-Muslim "dhimmis." In Egypt many of the Coptic Christians (18 millions, according to the Coptic Church, some 12 millions according to other sources) which constitute the original people of the country (Coptic means Egyptian in Greek) at the first round of the presidential elections voted for Morsi’s opponent, Ahmed Shafiq. About them Morsi said: "They need to know that conquest is coming, and Egypt will be Islamic, and that they must pay jizya or emigrate." 



Tutti quelli che stoltmente hanno gioito nel veder cadere Mubarak, dittatore cattivo, si rendono ora conto di cosa hanno festeggiato? Di cosa è stato scatenato?
 
No perchè sta succedendo lo stesso in Libia, ed è successo lo stesso in Iran dopo la caduta dell'Impero Persiano.
E succederà lo stesso in Afghanistan dopo il ritiro delle truppe.

Qualcuno alzerà un dito per difendere 18milioni di egiziani?
Quando la smetteremo di credere nella favola scritta col sangue non nostro che tutte le religioni in fondo sono uguali, che l'Islam dopotutto va bene, è solo un modo di chiamare Dio diversamente.

Non potrà essere solo un caso, no, se dovunque salgano partiti Islamici al governo le libertà di tutti gli altri vengono pesantemente limitate ?
Se ne renderà conto qualcuno?

L'Islam ha una certa impostazione, politica e religione sono indissolubilmente legate.
È la sua natura, basta fare spallucce.




Ah, ma i Mussulmani sono sempre stati tolleranti e aperti a tutte le religioni...


Trovatemi oggi un'altra persona che minaccia in questo modo 18.000.000 di persone e ha anche i poteri per attuare le sue minacce. Ahmadinejad escluso.
(Ah, Ahmadinejad... cosa mai avranno in comune Ahmadinejad e Morsi? Ma tu guarda... ma tu guarda... )

Chi altri?

02 giugno 2012

L’ultima ricetta green

Meno culle, meno CO2
L’ultima ricetta green

Nove contromisure immediate per fermare il surriscaldamento. Anche il controllo delle nascite

Nove contromisure immediate per fermare il surriscaldamento. Anche il controllo delle nascite

Ogni giorno altri 220 mila esseri umani arrivano a popolare il fragile e già affollatissimo pianeta Terra. A ottobre abbiamo toccato quota 7 miliardi, appena 2 miliardi in meno delle tonnellate di CO2 che riversiamo ogni anno in atmosfera. Un quantitativo che, sostengono gli scienziati, senza misure immediate di contenimento arriverà ad almeno 18 miliardi di tonnellate nel 2062, ben oltre il limite fissato per evitare lo scioglimento dei ghiacci in Groenlandia e tutto quello che ne conseguirebbe. Non stupisce, quindi, se oggi torna ad affiorare una tesi antica: siamo troppi, il pianeta non reggerà, ogni lotta in difesa della Terra passa dalla pianificazione familiare, anche o soprattutto nei Paesi del Terzo mondo.
SIAMO TROPPI - A rilanciarla è stato, tra gli altri, un romanzo di grande successo, quel Freedom (o Libertà, Einaudi editore) di Jonathan Franzen che lo scorso anno ha sbancato le classifiche letterarie, raccontando le battaglie di un lobbista-ambientalista americano che vorrebbe diminuire il tasso di fertilità del mondo intero. Tesi che il mese scorso è stata sposata anche dalla prestigiosa Royal Society inglese, una delle più antiche istituzioni scientifiche al mondo, fondata nel 1660: «Per evitare catastrofi economiche e ambientali una delle misure indispensabili è la stabilizzazione della popolazione mondiale, oltre che una riduzione dei consumi nei Paesi più ricchi», sostiene in un documento ufficiale, ricordando che i Paesi in via di sviluppo aggiungeranno l’equivalente di una città di un milione di abitanti ogni cinque giorni per i prossimi decenni. Conclusione: «La salute riproduttiva e la pianificazione familiare devono entrare nei programmi politici nazionali e internazionali», si augura la Royal Society.
DONNE SENZA SCELTA - Nell’ultimo numero della sua rivista, scende ora in campo anche la più antica organizzazione ambientale degli Stati Uniti, il Sierra Club, che dedica al tema una ricerca e il grafico riproposto. Nel cosiddetto «triangolo di stabilizzazione» si intravedono nove strisce, ognuna corrispondente a 25 miliardi di tonnellate di CO2 che potremmo evitare di immettere in atmosfera nei prossimi 50 anni se prendessimo nove contromisure immediate. Tra queste, il controllo delle nascite, efficace tanto quanto il ricorso a fonti di energia alternativa o auto ibride. Un dato su tutti chiarisce il tema del dibattito. Non si tratterebbe, come avvenuto in passato, di imporre rigide politiche del figlio unico (che poi rischia di essere «misteriosamente» sempre maschio), ma di permettere a quei 215 milioni di donne che non hanno accesso a metodi contraccettivi (dati Onu) di poter invece fare una scelta. L’accesso ai contraccettivi, secondo il Sierra Club, permetterebbe di ridurre di due terzi le gravidanze indesiderate, da 75 a 22 milioni l’anno. Misura alla quale si dovrebbe aggiungere una corretta educazione sessuale in tutte le scuole del mondo.

Fonte


LoL

Ma c'è davvero ancora chi crede a questa storia?
Non siamo in troppi su un pianeta fragile e sovraffollato.

La verità è che abbiamo uno stile di vita che è tutto meno che sobrio.

La colpa non è della povera donna in Nigeria che fa figli perchè non ha strumenti di contraccezione(sic!) ma delle quintalate di carne che mangio e di tutte le volte che prendo l'auto per andare a comprare il pane sottocasa.

Che poi non capisco come mai sia sempre colpa della donna in Nigeria mentre il fatto che il nostro PIL debba essere per forza in crescita non desta sospetti a nessuno.

Se il PIL deve crescere all'infinito ovvio che la cosa non regge, a meno di basare il PIL su cose non reali, come è successo con FB, e si sono visti i risultati.


Ma in quanti contestano questa cosa? Qualcuno c'è, per carità, ma non è una perplessità vissuta e condivisa.

Sulla bomba demografica invece almeno una volta ogni sei mesi il corsera fa il suo bell'articoletto.
Altro che ultima ricetta Green... Malthus è vecchiotto.



Più che altro gli ultimi studi dell'ONU ci dicono che:

Small variations in fertility can produce major differences in the size of populations over the long run. 
The high projection variant, whose fertility is just half a child above that in the medium variant, produces a world population of 10.6 billion in 2050 and 15.8 billion in 2100.
The low variant, whose fertility remains half a child below that of the medium, produces a population that reaches 8.1 billion in 2050 and declines towards the second half of this century to reach 6.2 billion in 2100. For long-term trends the medium variant is taken as reference.
The medium-variant projection for 2050 is more certain than for 2100 because people who will be 40 years and older in 2050 are already born.
According to the medium variant, it will take 13 years to add the eighth billion, 18 years to add the ninth billion and 40 years to reach the tenth billion. According to the high variant, an additional billion would be added every 10 or 11 years for the rest of this century.*







* 2010+13+18+40 e arriviamo al 2081 con 10mld di persone. Poi i tassi di crescita si quadruplicano, quando prima si stavano dimezzando. Strano*¹ ma prendiamo per vero.Più che altro non si accorda con la proiezione, sempre dell'ONU che c'è qui sotto, presa dallo stesso dossier.


*¹In realtà strano non è, le politiche dell'ONU sono abbastanza a favore del controllo demografico della popolazione, uno studio che dice che la popolazione raggiunge un plateau... Ma questa è una mia considerazione basata sulla mia scarsa fiducia nell'ONU. (perchè in Libia si e in Siria no? Ecco, diciamo che l'ONU mi sembra seguire molto interessi suoi particolari...)





Fonte



 Qui sotto un interessante dossier in merito.
Dossier interessante in merito .