Sotto l’azzurro fitto
del cielo
qualche uccello di mare se ne va

né sosta mai
perché tutte le immagini portano scritto

“più in là!”




.

"Io dichiaro la mia indipendenza. Io reclamo il mio diritto a scegliere tra tutti gli strumenti che l'universo offre e non permetterò che si dica che alcuni di questi strumenti sono logori solo perché sono già stati usati"

Gilbert Keith Chesterton



11 maggio 2012

Libertè, egal.. ah, no? Scusi.

 

Tweet sessista contro la nuova Première dame
E il giornalista transalpino perde il posto

Presa di mira Valerie Trierweiler: «A tutte le colleghe: fate sesso utile, potreste diventate Première Dame»


Il tweet volgare e sessista che prende di mira la nuova Première dame di Francia causa il licenziamento del giornalista transalpino. Il nuovo corso della politica d'Oltralpe ha già fatto la sua prima vittima. Si chiama Pierre Salviac, è un giornalista sessantacinquenne della stazione radiofonica RTL che all'indomani della vittoria elettorale di François Hollande ha pensato bene di postare un messaggio su Twitter in cui invitava le colleghe francesi ad andare a letto con personaggi potenti imitando l'esempio di Valerie Trierweiler, ex redattrice politica e soprattutto compagna del nuovo Presidente della Repubblica transalpina.
Il post ha velocemente scatenato le critiche degli utenti del sito di microblogging e poche ore dopo la stazione radiofonica ha licenziato in tronco l'autore del messaggio.

PAROLE INTOLLERABILI - Sebbene il giornalista sportivo, esperto di rugby, si sia immediatamente scusato per «la battuta infelice», il post è stato considerato da gran parte dell'opinione pubblica transalpina ingiurioso e sessista: «A tutte le mie colleghe - aveva scritto la mattina del 9 maggio il giornalista - dico: fate sesso utile, avrete una chance di ritrovarvi Première dame di Francia». Pochi minuti dopo la pubblicazione già tantissimi utenti di Twitter hanno condannato le parole "maschiliste e sessiste" e hanno chiesto alla stazione radiofonica di censurare la squallida presa di posizione del loro collaboratore. In un primo momento è intervenuto Jacques Esnoux, editore di RTL, che sullo stesso sito di microblogging ha condannato senza mezze misure il post di Salviac: «Il tuo tweet - ha scritto l'editore - è assolutamente intollerabile. Io vi leggo un sessismo volgare inqualificabile che condanno». Dello stesso avviso la direzione dell'emittente radiofonica che in un comunicato ha definito le parole di Salviac "intollerabili e inaccettabili" e poi ha fatto sapere che il rapporto di collaborazione tra il giornalista e RTL si poteva considerare concluso.
PRECEDENTE - Le scuse dell'esperto di rugby non hanno frenato l'ira della blogosfera. Diversi utenti hanno fatto notare che non è la prima volta che il giornalista usa il suo account per offendere. Lo scorso gennaio aveva preso di mira gli omosessuali commentando volgarmente un sondaggio che dichiarava come il 63% dei francesi fosse favorevole a una legge che regolamentasse le unioni tra persone dello stesso sesso. Al tempo il commento omofobo del sessantacinquenne era stato condannato dalla Federazione sportiva dei gay e delle lesbiche francesi che aveva chiesto alle autorità competenti di ritirare immediatamente il tesserino di giornalista a Salviac. Quella volta il sessantacinquenne riuscì a scamparla, ma quest'ultima bravata gli è stata fatale. Sul web adesso c'è chi condanna "l'epurazione" del sessantacinquenne, ma anche chi fa dell'ironia rilevando che Salviac deve essere orgoglioso perchè è riuscito a entrare nella storia dell'informazione francese: è il primo giornalista che si fa licenziare per un post pubblicato su Twitter.





 Il giorno dopo l'acquisto di un acquario la moglie chiede al marito carabiniere: "Caro, hai cambiato l'acqua ai pesci?". "No! Non hanno ancora bevuto quella di ieri!"


 Infelice uscita sessista e classista.

Una violenza mai vista, inconcepibile. Un feroce attacco ad una intera categoria.
I sindacati dove sono?

Mi disgusta pensare che ci sia ancora gente nel 2012che discrimina chi fa il carabiniere, è lo scandalo del mondo!

Siamo stufi di questo fuoco incrociato feroce e ficcante. È un clima d'odio quello che si respira attorno a tutte le caserme d'Italia. Un'aria densa e mefitica. Qualcuno potrebbe non sopportare tutta questa tensione, prepariamoci ad azioni folli e sconsiderate.

Un uomo entra in un negozio dove si vendono illegalmente organi, il commesso gli fa: "se vuole un cuore di un uomo costa 500€, uguale a quello di una donna, se vuole un fegato 100€ sia quello dell'uomo sia quello della donna se vuole un cervello, invece quello dell'uomo costa 100€ mentre quello della donna 10.000€" a questo punto l'uomo gli fa: "perchè quello della donna costa così tanto rispetto a quello dell'uomo? " e il negoziante: "mi scusi, con la fatica che abbiamo fatto a trovarlo a quanto voleva che glielo vendessi?

Squallida storiella, tema troppo delicato e che da molte sofferenze. Da insensibili pensarla, da criminali dirla.

Come al solito un rabbioso attacco alle capacità intellettuali degli uomini.

Un cruento inno alla disparità dei sessi. Le conseguenze potrebbero essere tragiche nel sociale. Aspettiamo che il governo provveda al più presto con un DDL appropirato e ben mirato.

Inequivocabile tramonto dell'occidente e di tutto ciò che ha rappresentato. Un salto indietro che ci porta nella peggio nazista Germania del primo dopoguerra.

Quando il sessismo trova appoggio nelle lobby dei mercanti e delle multinazionali non possono che maturare frutti marci e corrotti. Queste frasi sono una delle fruttescenze malate e degenerate di questo albero secolare. È ora di sradicarlo.


8 marzo, anche le donne manifestano contro la Tav. In caso di scontri la polizia lancerà telenovelas.



Un efferato attacco alla libertà di parola delle donne.  L'ignoranza degli uomini, tutti, si dimostra in frasi come queste.

Mi sento colpito al cuore; ripenso a mia madre, che era donna, rivedo il suo sguardo affettoso e il suo volto. Ora si ironizza su di lei e sulle telenovelas. Qualcuno dovrà pagare per questo!

La satira dovrebbe sapersi mettere da parte quando si incontrano temi sacri come la politica, la sessualità, la religione e la cultura. E lo sport. E la musica. E pure tutto il resto.

Una frase da censurare assolutamente, mina alla base il principio della libertà di pensiero e di parola. Chi dice cose del genere meriterebbe il carcere.
 
Un capisaldo della discriminazione oggi, qui, che si estende per l'infinità dei secoli.

Uno spettacolo aberrante, il punto più basso di una certa becera intellighenzia che tutti noi conosciamo ma i cui nessuno, per omertà, osa parlare.


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Ci sarebbe da ridere se non fosse che un uomo ha perso il lavoro per una cosa che ha detto fuori dal suo ambito lavorativo, a proposito di una cosa che non entra neppure negli argomenti di sua competenza professionale.

 Mi domando, legittimamente, se le conseguenze sarebbero state le medesime a con la Bruni.
Dopotutto che due Première dame siano volti noti già per altro e per essere già con le mani impastate è quantomeno singolare.
Non è che abbia detto chissà cosa.

Sul sessismo, sinceramente non ce lo vedo un uomo diventare Première dame.
È sessismo?



'Mmo a Vauro che je famo?


O forse è il colore della satira che la legittima?
No, calma, ma anche questa è discriminazione da condannare.... 


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