Sotto l’azzurro fitto
del cielo
qualche uccello di mare se ne va

né sosta mai
perché tutte le immagini portano scritto

“più in là!”




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"Io dichiaro la mia indipendenza. Io reclamo il mio diritto a scegliere tra tutti gli strumenti che l'universo offre e non permetterò che si dica che alcuni di questi strumenti sono logori solo perché sono già stati usati"

Gilbert Keith Chesterton



21 maggio 2012

La semina

E’ il seminatore. - Si erge possente
tra i raggi dorati del tramonto. 
I campi della patria ai suoi passi
estendono scarna la propria nudità.

Il suo grembiule è pieno del grano
colto dalle stelle. Le spighe di un anno, assetate, 
attendono il suo palmo gigante, 
che spunta sui campi come l’aurora. 

Semina, contadino - in nome del pane della tua casa,
non conosca limiti il tuo braccio;
questi grani che spargi, si verseranno
domani sulle teste dei tuoi nipoti. 

Semina, contadino - in nome del misero affamato
non esca dimezzato il tuo palmo dal grembiule;
un povero oggi nella lampada del tempio
versò il suo ultimo olio per il raccolto di domani.

Semina, contadino - in nome dell’ostia del Signore
germi di luce straripino dalle tue dita;
in ciascuna delle spighe bianche di latte
maturerà domani una parte del corpo di Gesù.

Semina, semina - sia pure lontano dai confini,
come le stelle, come le onde, semina.
Che importa se i passeri devastano i tuoi chicchi - 
Dio al loro posto seminerà delle perle. 

Colma i solchi, fendi le fertili pianure, 
luci d’oro zampillano dal grembo della terra.
Ecco, il giorno imbruna - e l’ombra del tuo braccio 
 si allunga sugli orizzonti di stelle.  

 Daniel Varujan








 
 
 
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