Sotto l’azzurro fitto
del cielo
qualche uccello di mare se ne va

né sosta mai
perché tutte le immagini portano scritto

“più in là!”




.

"Io dichiaro la mia indipendenza. Io reclamo il mio diritto a scegliere tra tutti gli strumenti che l'universo offre e non permetterò che si dica che alcuni di questi strumenti sono logori solo perché sono già stati usati"

Gilbert Keith Chesterton



09 maggio 2012

Il loro paese.

Choc in Gran Bretagna: 9 uomini condannati per lo stupro di oltre 600 ragazzine

Le vittime prelevate nelle case di accoglienza da una rete di stupratori, drogate e violentate. Due sono morte



MILANO - Centinaia di ragazzine, 631 per l'esattezza, sono state sistematicamente violentate in Inghilterra nel corso degli ultimi cinque anni da una rete organizzata di uomini che le prelevava dalle case di accoglienza per minori. Lo scrive oggi il Times che svela una dimensione molto più grave delle violenze sessuali perpetrate dal gruppo di nove uomini di origine pakistane che martedì sono stati giudicati colpevoli da una corte di Liverpool. Le case di accoglienza per minori, che danno ospitalità a 1800 ragazze, hanno registrato - scrive il Times - 631 casi di adolescenti tra i 12 e i 16 anni "usate" per fare sesso, di cui 187 solo negli ultimi dieci mesi. UN DRAMMA CHE SI POTEVA EVITARE - Una notizia che ha sconvolto l'Inghilterra. E non solo. Secondo il Times, due di queste ragazzine provenienti dai centri di Manchester e Rochdale sarebbero morte a seguito degli abusi sessuali. Le ragazzine venivano prelevate dai centri, drogate o ubriacate e poi trasportate in giro in appartamenti, locali, pub e taxi di Greater Manchester, Lancashire e West Yorkshire (nord dell'Inghilterra). Una delle vittime ha raccontato che «gli uomini si passavano le ragazze come una palla». Secondo l'accusa, a volte le ragazzine sarebbero state costrette ad avere sesso con più uomini in uno stesso giorno. In un caso, una ragazzina di 15 anni è stata costretta a stare in un solo giorno con 60 uomini di origini asiatiche. Le vittime venivano adescate con la scusa di portarle fuori per una pizza o un kebab. Questo dramma avrebbe potuto essere «limitato» e fermato anni fa, se fosse stato dato seguito a una prima denuncia nel 2008 di un responsabile dei servizi di assistenza sociale che aveva parlato di «prove evidenti di sfruttamento sessuale organizzato nelle case di accoglienza per ragazze minori».
LE TESTIMONI NON CREDUTE - Nello stesso periodo la testimonianza di una ragazzina 15enne, che aveva denunciato di essere stata violentata da decine di uomini era stata considerata poco attendibile dalla polizia. Per il processo presso il tribunale di Liverpool la polizia ha interrogato 56 uomini e ne ha arrestati 26. I nove uomini giudicati colpevoli - Adil Khan, Mohammed Amin, Abdul Rauf, Mohammed Sajid. Abdul Aziz, Abdul Qayyum, Hamid Safi and Kabeer Hassanieri - hanno tra i 22 e i 59 anni, otto sono britannici di origine pakistana, un altro è un richiedente asilo afghano. Alcuni di loro si sono difesi dicendo che nel loro paese: «è legale fare sesso con ragazzine minorenni»*¹. La polizia di Manchester, la procura e i servizi sociali di Rochdale hanno presentato le loro scuse ieri per tutti gli errori che hanno «portato dei bambini a finire nelle mani dei violentatori».


 *¹ Ed è legale anche se le minorenni non sono consenzienti. E siamo sul limite della pedofilia.

A parte l'incredibile numero di violenze effettuate prima che qualcuno se ne accorgesse... 
Ma la loro difesa...

Otto sono cittadini britannici, uno afghano. Alcuni di loro, quindi più di uno, quindi per forza almeno uno dei cittadini britannici, dicono che nel loro paese, che è il Regno Unito, «è legale fare sesso con ragazzine minorenni».
Ora, non sono un giurista inglese, quindi potrei sbagliarmi, ma sono abbastanza sicuro che nel loro paese, il Regno Unito,  «fare sesso con ragazzine minorenni» non sia legale.
Tanto che li hanno arrestati, nel loro paese, il Regno Unito.
Qualcosa non quadra.
Che si siano sbagliati sulle leggi del loro paese, il Regno Unito?
Che errore pacchiano, dai, va bene, la legge non ammette ignoranza, ma dai, poverini, credevano fosse legale nel loro paese, che è il Regno Unito. Io  propongo una deroga, si sono confusi, sono appena tornati... Se avessero saputo che nel loro paese, che è il Regno Unito, è un crimine violentare le adolescenti, sono sicuro non lo avrebbero mai fatto.

Oppure, altra possibile interpretazione, che non si siano sbagliati sulla legge del loro paese, che è il Regno Unito, e siamo noi ad aver sbagliato paese?
Ma sono cittadini britannici, nati e cresciuti in Inghilterra, cribbio, dev'essere quello il loro paese.
Eppure a quanto pare non si sentono affatto britannici, perchè altrimenti nel loro paese sarebbe illegale violentare una adolescente.
Se nel loro paese «è legale fare sesso con ragazzine minorenni», significa solo che il loro paese NON è il Regno Unito.
Nonostante ci siano nati, cresciuti, ci lavorino, ci siano andati a scuola*², si siano sposati*³, ne parlino la lingua, etc...
E sono loro stessi ad affermarlo, non il leghista di turno.




Come diceva Napolitano? Ius Soli?
Certo, certo, Ius Soli...

*² *³ In realtà è possibilissimo che siano andati ad una scuola coranica e che la moglie sia arrivata impacchettata, magari minorenne, dal loro paese.


Ma già lo disse Cameron, anche se forse è tardi.
Ad esempio.




Che persone simpatiche. Dei veri giovialoni!

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