Sotto l’azzurro fitto
del cielo
qualche uccello di mare se ne va

né sosta mai
perché tutte le immagini portano scritto

“più in là!”




.

"Io dichiaro la mia indipendenza. Io reclamo il mio diritto a scegliere tra tutti gli strumenti che l'universo offre e non permetterò che si dica che alcuni di questi strumenti sono logori solo perché sono già stati usati"

Gilbert Keith Chesterton



19 giugno 2012

Catrame.


La denuncia delle associazioni animaliste
Randagio lasciato morire in un fusto di catrame Agonia sotto il sole.
Molte segnalazioni, ma nessuno interviene.
L'on. Brambilla: «Chi ha sbagliato paghi»

Un cane randagio cade in una trappola mortale, un fusto di catrame. I cittadini se ne accorgono e segnalano il fatto a chi di dovere, nessuno interviene: «Dov’erano le istituzioni? Perché nessuno è intervenuto in soccorso di quella creatura?» si chiede la Federazione italiana associazioni diritti animali e ambiente commentando quanto accaduto sabato scorso a Reggio Calabria, nella frazione di Sambatello. Probabilmente nella serata di venerdì, il povero animale di taglia media, saltando da un muretto era caduto all'interno del bidone pieno di catrame. GUAITI - La bestiola, non riuscendo a liberarsi, ha iniziato a guaire e abbaiare. Secondo la testimonianza di alcuni cittadini sono state numerose le telefonate rivolte alle autorità, forze dell’ordine e Asl, che non hanno avuto risposta. Solo l’insistenza dei presenti ha fatto si che, dopo diverso tempo, un veterinario dell’Asp si recasse sul posto. Una volta giunto si è però limitato a verificare l’assenza del microchip e, verificato che si trattava di un cane randagio, non ha messo in salvo l’animale, tra lo stupore dei presenti, che hanno però deciso di raccontare l’episodio. «Colpisce la sostanziale indifferenza – si legge nella nota della Federazione alla quale aderiscono le associazioni animaliste Enpa, Lav, Lega del Cane, Leidaa, Oipa, Chiliamacisegua - con cui le autorità preposte dalla legge ad intervenire quando i cittadini segnalano la presenza di un animale in difficoltà, hanno lasciato morire questo povero cane. La bestiola è rimasta infatti per ore a guaire e lamentarsi, ma nessuno di coloro che avrebbero dovuto almeno provare a trarlo in salvo ha fatto qualcosa per toglierla da quella trappola. E dopo ore ed ore di atroce agonia l'animale è morto. Dov’erano le istituzioni? E i cittadini? Se è mancato il senso del dovere, che fine ha fatto il buon cuore? Fatti simili non sono accettabili e denotano la più totale mancanza di civiltà e di sensibilità». BRAMBILLA - «In rappresentanza della Federazione italiana associazioni diritti animali e ambiente – ha commentato l’on. Michela Vittoria Brambilla - ho chiesto l’intervento della magistratura per individuare i responsabili ed accertare eventuali estremi di reato nei comportamenti omissivi di Asl e polizia locale. Andremo fino in fondo per individuare le responsabilità di chi ha permesso una morte così crudele e che poteva essere certamente evitata». «Insomma, chi ha sbagliato, deve pagare – ha concluso l’on. Brambilla - Non si può tollerare una simile indifferenza: in un Paese civile la vita di tutte le creature è un valore assoluto e un simile grado di arretratezza morale non rispecchia il grande cuore del paese. E noi non daremo più tregua a chi svolge con superficialità e pressapochismo il proprio lavoro, causando la morte di animali indifesi».

 


La notizia di per se è irrilevante, se non fosse che sottolinea an cora una volta la voglia di sollevare scandali da un nonnulla di queste associazioni Homofobe.

Quello che non smette mai di suscitarmi perplessità è la filosofia che sta dietro a queste associazioni, a queste persone.
Davvero, faccio fatica proprio a credere che questi individui siano veramente convinti di ciò che affermano e sostengono.

Tutti i loro ragionamenti vanno in cortocircuito da soli, basterebbe svilupparli un attimo per rendersene conto.

Totalmente assurda e fuori da ogni possibile ragionamento è l'accusa di "mancanza di umanità" che appare in una buona metà dei commenti.
Presupporrebbe che l'essere umano, e lui solo, possieda questa fantomatica "umanità" che non si capisce mai bene che cosa sia.
Quindi l'essere umano in fondo è diverso da tutti gli altri animali, ha un qualcosa in più, possiede addirittura questa "umanità" che tanto è mancata in questo episodio.
Si pone quindi, senza nemmeno accorgersene, nel modo più naturale possibile, come se fosse la cosa più scontata della terra, l'uomo su un piano differente da ogni altro animale.
Perchè non si sono mobilitati gli altri cani per salvare il loro simili? Ah, questi cani, che mancanza di canininità.
E i gatti? Qualcuno ha visto i gatti intervenire? Ah, scellerati, prorpio senza felinità, che scandalo, che disonore.
E i nematodi? Spettatori compiaciuti dello spettacolo non si sono degnato di muovere un dito, ops, la coda. Che mancanza di nematodità.
Non hanno alcun senso questi miei esempi, andrebbero bene in un libello di satira da quattro soldi, e lo capite bene anche voi perchè. Funziona solo con l'essere umano.
Mancanza di umanità assume un significato abbastanza preciso, forse non netto e definito, ma che si solleva dal piano dei comportamenti, si eleva sull'orizzonte verso qualcosa di più in alto.


Tutto questo però non può che scontrarsi con lo stesso pensiero animalista che anima questi movimenti.
L'uomo è un animale come tutti gli altri e non ha nessun diritto in più, anzi, ha meno diritti, di tutti gli altri animali, questo è il mantra che ripetono a pappardella.
L'uomo è semplicemente un animale.
Non ha nulla in più.
Se è più crudele che colpa ne ha? é un animale.
Se sfrutta gli altri animali che problema c'è? è solo un comportamento animale evolutosi naturalmente.
Se non salva il cane come gliene si può dare la colpa? Forse altri animali lo stavano per salvare? Perchè impegnarsi in un comportamento assolutamente contronatura?
It's evolution baby!

Non si può quindi accusare l'uomo di crudeltà ed essere animalisti, e questo non è che uno dei tanti ragionamenti che non si possono sostenere razionalmente.


Poi oh, mi dispiace per il cane e tutto il resto, ma la Brambilla veramenta non la posso vedere.
Eppure se non me la fanno vedere almeno ogni 2 giorni sembra che qualcuno ne soffra.

Ma quanto spazio mediatico ha questa qua? Altro che contro il sistema, questi qua si sono perfettamente integrati e ne fanno parte alla grandissima.

Homofobia.
Qualunque cosa succeda colpa degli esseri umani cattivi(ma è veramente possibile? se si come mai?), cancro del pianeta(tutti meno che me, io sono bravo e consumo poco), più crudeli di tutti gli esseri viventi(e quindi diversi? Ma diversi perchè divinamente eletti o solo evolutisi così? In qualunque caso, che colpa ne abbiamo?)




Il cane nessuno l'ha salvato dal catrame. Mi dispiace.

Ma chi salverà il mondo dal catrame culturale nel quale abbiamo già cominciato ad infilarci da soli?
Il cane resta un cane, non s'era accorto. Noi non siamo cani.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mettiti con la testa in giù dentro ad un bidone con catrame sotto il sole e vedi un po' se te garba.... Ma che gente!!

Luiza

Leonardo ha detto...

No, io mi sdraio su un prato e guardo le nuvole passare succhiando uno stelo di erba.
Il catrame non mi piace. Lo evito accuratamente.