Sotto l’azzurro fitto
del cielo
qualche uccello di mare se ne va

né sosta mai
perché tutte le immagini portano scritto

“più in là!”




.

"Io dichiaro la mia indipendenza. Io reclamo il mio diritto a scegliere tra tutti gli strumenti che l'universo offre e non permetterò che si dica che alcuni di questi strumenti sono logori solo perché sono già stati usati"

Gilbert Keith Chesterton



06 marzo 2012

A proposito della vicenda Hack-Parrocchia.

Da quel che mi pare aver capito della vicenda, comune e parrocchia hanno stipulato un contratto per l'utilizzo del teatro.
L'edificio è di proprietà della parrocchia, ma ospita eventi organizzati dal comune. È evidente che un paese di 6000 e rotti abitanti non si possa concedere il lusso di due strutture, per cui una ce n'è e con quella ci si arrangia e fino all'altro ieri le cose andavano sufficientemente bene.
Il comune può organizzare qualunque tipo di evento? No. Nel contratto esiste la clausola per cui se un evento è contrario alla dottrina della Chiesa la Parrocchia può rifiutarsi di ospitarlo (o così almeno pare).

L'assessore organizza questo evento, riesce ad invitare addirittura Margherita Hack, astronoma, per presentare il suo libro di bioetica che del tratta testamento biologico.
L'assessore organizza questo evento Venerdì 6 Aprile.

La Parrocchia si oppone, in quanto trova che l'evento rientri tra quelli che la clausola gli concede di rifiutare e in quanto il giorno scelto per l'evento è proprio Venerdì Santo, uno dei giorni più densi di significato e di passione per i Cattolici. Più del Natale o dell'Epifania, per intenderci. Una giornata dove normalmente ogni parrocchia sospende tutte le attività per permettere a tutti i parrocchiani di partecipare alle celebrazioni. Oratori chiusi, bar chiusi, incontri sospesi e, guardacaso, cinema e teatri chiusi.

La notizia fa il giro del mondo: censura!


La posizione della Parrocchia a mio avviso è legittima per entrambe le motivazioni.
La più ovvia è quella della data. Mi pare sacrosanto che una struttura di proprietà della parrocchia resti chiusa quel giorno. Ora, non conosco bene i dettagli di quel particolare teatro, ma posso fare un paragone con il cineteatro S. Luigi di Concorezzo. Il programma della  stagione è stato definito da inizio stagione, come logica impone, e tutte le date di teatri e proiezioni sono già programmate e definite da tempo. Suppongo che gli eventi del comune si infilino nei buchi o che ci siano giorni definiti per gli eventi o che comunque ci si metta d'accordo per tempo e un mese prima non mi pare sia "per tempo". Suppongo, non ho letto il contratto.
Se quel Venerdì era libero forse è perché il teatro aveva intenzione di stare chiuso, esattamente come il cinema di Concorezzo che non ha in programma nessuna proiezione e lo ha definito da Settembre.
In ogni caso si poteva scegliere un altro giorno, non mi pare che la Hack abbia particolari premure. Si poteva anticipare o posticipare. Curioso che l'assessore non abbia pensato a questo. Dopotutto bastava un colpo di telefono ai gestori del cinema(sono 6000 abitanti, vuoi che non si conoscano? L'assessore alla cultura(mi pare) e il gestore del cinema? ma va la...)
Inoltre parrebbe che i gestori del teatro ne siano venuti a conoscenza solo il 26 Febbraio e solo leggendo la locandina dell'evento su un giornale locale.


Più controversa, forse, è l'altra questione.
La presentazione dei un libro è un evento in contrasto con la Dottrina della Chiesa? No.
La presentazione di un libro di Margherita Hack è un evento in contrasto con la Dottrina della Chiesa? No. *
La presentazione di un libro di bioetica è un evento in contrasto con la Dottrina della Chiesa? No.
Ma allora?
Allora: sappiamo che questo personaggio, simpatico e un po' tenero non si è mai risparmiato esternazioni poco tenere sul Vaticano e sulla Chiesa. Intolleranti, bigotti, oscurantisti, etc...
Possiamo dire che parte della sua fama le derivi proprio da questa sua poca tolleranza della Chiesa.
Ma allora la Chiesa è intollerante e poco aperta al dialogo, anzi, rifugge ogni confronto da chi la pensa in modo diverso?
Direi di no, come sempre fa più notizia un albero che cade che una foresta che cresce. E i media si sa han bisogno di rumore.
Ma allora almeno QUEL parroco, non la Chiesa tutta, è intollerante?
Nemmeno.
Probabilmente QUEL parroco semplicemente non aveva intenzione di avere come ospite QUEL giorno QUELLA persona.



Postilla.
Ovvero la versione di Leo della questione:

la Hack ha scritto un libro che nessuno si fila.(E' una astronoma, che scrive di bioetica, forse non la persona più preparata in merito...).
Se si organizzasse la presentazione in un teatro con più di 200 posti in una paese con più di 6000 anime ne verrebbe fuori una sala semideserta, un flop.
Allora che si fa? Si cerca una sala parrocchiale di un paese sperduto, magari con qualche clausola che ci permetta di gridare "all'inquisizione, all'inquisizione", si fissa la data il Venerdì Santo, giusto per essere sicuri.
Si aspetta il normale rifiuto.
Si monta un caso.
Si fa sapere a tutti che la Hack ha scritto un libro.
Si attende che un teatro più grande si offra di accogliere l'evento, a spese proprie.
Si osserva compiaciuti la sala di 600 posti gremita.
Gli editori gongolano.
Mi pare buon marketing.

Se quanto sopra NON vi sfagiola, chiedetevi come mai la Hack si sia trovata costretta a cercare un buco nella programmazione di un teatro di un paesello di 6000 persone.
Sinceramente, fosse una delle menti più brillanti che abbiamo in Italia, non avrebbe potuto ambire a palchi un filino più prestigiosi?


* In effetti, a ben guardare sembra proprio che la Hack, se c'è possibilità di insultare i credenti  pare non si faccia troppe remore.

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