Sotto l’azzurro fitto
del cielo
qualche uccello di mare se ne va

né sosta mai
perché tutte le immagini portano scritto

“più in là!”




.

"Io dichiaro la mia indipendenza. Io reclamo il mio diritto a scegliere tra tutti gli strumenti che l'universo offre e non permetterò che si dica che alcuni di questi strumenti sono logori solo perché sono già stati usati"

Gilbert Keith Chesterton



07 marzo 2012

Il coraggio di essere

"La vera festa della donna è il coraggio di essere donna e di imporsi come tale ogni giorno, infischiandosene del giudizio. Sostiene «non del tutto a torto» (ormai parlo come Monti, scusate) una mia cara amica: il mondo avido e violento di voi maschi etero ha miseramente fallito, ora tocca a noi donne e ai gay costruirne uno più umano."



Direi che da maschio etero avido e violento(e anche insensibile e cafone) delle parole di Gramellini me ne infischio.
Però da maschio etero la cosa un po' mi infastidisce.
In pratica le donne devono essere donne ogni giorno, imponendosi(?) come tali.
Mentre gli uomini non va bene che siano tali(sono avidi e violenti) ma dovrebbero essere checche.
E la parità dei sessi?
Ovvero, un uomo non dovrebbe essere uomo ogni giorno imponendosi(?) come tale? Esattamente come vale per le donne?
A quanto pare no.
Perché uomo maschio è sinonimo di avidità e violenza.

Eppure Gramellini fino alla fine sembrava portare avanti un pensiero ragionevole.
La donna torni a fare la donna, che abbia priorità da donna, ruoli da donna, sia se stessa, non una copia di un uomo.
Poi con un salto mortale doppio male eseguito atterra di faccia e combina l'irreparabile.
L'uomo la smetta di fare l'uomo.
Incappando nello stesso errore che ha denunciato poche parole prima ma a parti inverse.

Ma un mondo dove ciascuno è libero di essere pienamente se stesso e di compiersi nella verità di se non è sufficientemente umano?
È necessario eliminare una categoria di uomini, i maschi eterosessuali, per essere più umani?



Le donne siano donne, gli uomini siano uomini e per carità, i gay siano gay.
Non col mio culo.

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