Sotto l’azzurro fitto
del cielo
qualche uccello di mare se ne va

né sosta mai
perché tutte le immagini portano scritto

“più in là!”




.

"Io dichiaro la mia indipendenza. Io reclamo il mio diritto a scegliere tra tutti gli strumenti che l'universo offre e non permetterò che si dica che alcuni di questi strumenti sono logori solo perché sono già stati usati"

Gilbert Keith Chesterton



04 giugno 2011

Pappapparaparapappappara...

La Corea del nord? Un luogo idilliaco:
nell'«Indice della felicità» stilato dal governo di Pyongyang è al secondo posto al mondo dopo la Cina



MILANO - Come nella migliore delle tradizioni, quando si parla di Corea del Nord, le informazioni sono sempre poco chiare. La propaganda ufficiale ha talmente modificato le vicende del «Caro leader» Kim Jong-il e dei 24 milioni di cittadini che vivono in quello che è uno dei regimi dittatoriali più isolati, chiusi e repressivi al mondo, da rendere oramai impossibile distinguere realtà e leggenda. La televisione di stato nordcorena ha pubblicato ora i risultati dell’«indice di felicità delle nazioni». Al primo posto? La Cina. Ultimi: gli Stati Uniti. LA CLASSIFICA - Qual è la nazione più felice del mondo? L’emittente nordcoreana Chosun Central TV ha presentato i risultati del «Happiness Indexes», un nuovo indice legato alla misurazione della felicità di ogni Paese, elaborato dai funzionari governativi del regime di Pyongyang. Ebbene, il primo posto è occupato dalla Cina con il massimo del punteggio (100). La Corea del Nord è seconda con 98 punti. A seguire: Cuba, Iran e Venezuela. In fondo alla graduatoria che elenca i Paesi in base alla soddisfazione delle persone ci sono le nazioni arcinemiche: Corea del Sud (152°) con 18 punti, e gli Usa (definiti «Impero americano»), ultimi al 203esimo posto. Nella sintesi ripresa dal «Global Post» non c’è traccia dei parametri utilizzati, nè a quale posizione si piazzano le nazioni europee. Ciò nonostante, le conclusioni della ricerca sono state analizzate con un misto di scetticismo e ironia da blog e forum, anche in Cina. «Vi prego, mandatemi negli Stati Uniti così che possa soffrire un po’ anch’io», recita sarcastico uno dei commenti sul popolare forum di discussione cinese, Mop.
REALTÀ E LEGGENDA - Il sondaggio oltremodo fazioso fa parte della nota campagna di disinformazione messa in atto dal «Caro leader», il dittatore che guida il Paese dal 1994. Sono diventate culto infatti le tante fotografie di Kim Jong-il diffuse con una certa frequenza dall'agenzia di stampa nordcoreana Kcna. Ritraggono il «presidente perpetuo» in visita alle fabbriche nordcoreane e lo vedono intento a toccare i più svariati prodotti: pasticcini, stivali, reggiseni, vasi, apparecchi scientifici. Hanno due scopi: trasmettere un Paese normale e prospero ed evidenziare la buona salute del dittatore. La realtà però è ben diversa: l'«indagine sulla felicità delle nazioni» stilato dalla Corea del Nord ha presumibilmente escluso la povertà estrema in cui versano milioni di cittadini e le centinaia di migliaia di persone rinchiuse nei campi di detenzione. Amnesty International ha recentemente pubblicato un rapporto sulle condizioni «spaventose» in cui si trovano i detenuti: si stima che il numero di questi centri sia notevolmente aumentato negli ultimi anni, fino a contenere almeno duecentomila persone.

Fonte

Non so voi, ma io mi terrei alla larga da questi paesi troppo felici.
Non sia mai che ti capiti una giornata no e si debba essere felici per legge, perche' il partito lo vuole.
Suppongo non sia una cosa piacevole.
O no...

Ah, gia'... se sei triste, soma per tutti!




PS: mai tag di un post fu piu' indovinata!

PPS: c'è da dire che non sono nuovi a questi metodi di lavaggio del cervello. Pare sia un vizietto di partito.

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