Sotto l’azzurro fitto
del cielo
qualche uccello di mare se ne va

né sosta mai
perché tutte le immagini portano scritto

“più in là!”




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"Io dichiaro la mia indipendenza. Io reclamo il mio diritto a scegliere tra tutti gli strumenti che l'universo offre e non permetterò che si dica che alcuni di questi strumenti sono logori solo perché sono già stati usati"

Gilbert Keith Chesterton



02 dicembre 2010

Si, si, si si!




titolo: Il ritorno di Don Chisciotte

autore: Gilbert Keith Chesterton

traduzione di Paolo Morganti

anno: 2011

pagine: 288

ISBN: 978-88-95916-12-5

prezzo: 15.00

stato: uscita prevista marzo 2011


Michael Herne è il meticoloso e solitario bibliotecario di Abbey Seawood. Quando la figlia di lord Ashley, proprietario della tenuta, decide di mettere in scena con alcuni suoi amici una commedia intitolata Blondel il Trovatore, egli si trova costretto a vestire i panni di un re del Medio Evo. Nonostante le poche battute che dovrà recitare, il bibliotecario inizierà un’accurata e trascinante ricerca storica sulla cultura di quel periodo storico. Il guaio si presenterà quando, dopo la recita, Herne, che ha preso troppo sul serio il suo personaggio, si rifiuterà di togliersi il costume da re e deciderà di vivere alla maniera medioevale. Lo scrittore inglese fa di questo personaggio buffo e romantico il suo Don Chisciotte, colui che smette i panni moderni e decide di assumere un’identità di pazzo, in un mondo che sente non appartenergli. Non manca l’alter ego di Sancho Panza, impersonato dal buono, colto e concreto Douglas Murrel. Il libro, per gli argomenti e l’ambientazione, è il seguito ideale del capolavoro di Chesterton, Uomovivo.




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