Sotto l’azzurro fitto
del cielo
qualche uccello di mare se ne va

né sosta mai
perché tutte le immagini portano scritto

“più in là!”




.

"Io dichiaro la mia indipendenza. Io reclamo il mio diritto a scegliere tra tutti gli strumenti che l'universo offre e non permetterò che si dica che alcuni di questi strumenti sono logori solo perché sono già stati usati"

Gilbert Keith Chesterton



09 settembre 2011

La difficile impresa

[...]
Nel tentativo di sfondare il cordone di sicurezza un esponente della Cgil ha travolto e gettato a terra un carabiniere. L'uomo è stato a quel punto fermato, identificato ed accusato, al momento, di oltraggio a pubblico ufficiale. Il Giro di Padania aveva subito contestazioni, con pugni ai corridori, già nei primi due giorni di gara.

Fonte

Senza contare, appunto, tutti i casini dei giorni scorsi, praticamente da quando e' iniziato questo "giro della padania".
E la difficile impresa non e' certo correre questa gara, per me sarebbe semplicemente impossibile. Il difficile e' farmi provare simpatia ed empaticita' verso la Lega.
Non si dovrebbero avere dubbi su chi abbia ragione tra i due contendenti anche a prescindere dall'uso della violenza che viene fatto e che dovrebbe suggerire ad ogni persona onesta chi abbia torto e chi no(sich!), vista la totale inconsistenza delle due principali argomentazioni che usano i manifestanti per giustificare le loro aggressioni(ma facciamo, appunto, finta che la protesta sia pacifica...).
Dicono:

1) La padania non esiste! 
Embe'? Possono tranquillamente chiamarlo anche "giro della Terra di Mezzo" o "giro dell'Isola che non c'è" per quanto mi riguarda.
Il percorso esiste, i ciclisti sono reali, si cominci a rispettare loro, piuttosto che aggredirli in virtu' di una cosa che non esiste.
Se ti tirassi un pugno in faccia, ma lo chiamassi "colpo di Ares" penso che del nome ti interessi ben poco e non mi contestrai certo la non esistenza di Ares, guarderesti alla realta' dei fatti, cioe' che ti ho sfasciato lo zigomo(anche se piu' verosimilmente sarei io a farmi male alla mano, suppongo). La realta' dei fatti ci impone allora di prendere atto che una gara ciclistica e' in corso, che ha un tracciato, ci sono dei corridori, hanno tutti i permessi del mondo, non infrangono alcuna legge e hanno tutti i diritti di farla senza essere aggrediti da chicchessia. Questa e' la realta'. Si cominci con il rispetto e con l'accettazione di questa. Poi, sul nome, si potra' anche discutere.

2) Non si deve mischiare sport con politica.
E chi mai l'ha detto? Chi ha deciso questo dogma? Su che argomenti si fonda questa cosa?
Forse perche' lo sport dev'essere di tutti, dev'essere democratico(sich! l'aggettivo piu' abusato di sempre. Triplice fischio, il milan batte il crotone 2 a 1... un momento, giungono i risultati del televoto... e secondo il pubblico il crotone ha segnato ben 3 gol quest'oggi... clamoroso al Meazza, milan 2 crotone 3?) e non deve dividere(?), come ci spiega il buon Ferrero?
Prendiamone atto, allora, senza inoltrarci troppo nella difficile comprensione della questione e senza provare a sfatarla.
Questa bellissima cosa(parrebbe esserlo) allora la si puo' e la si deve estendere, e non puo' che essere  valida, per ogni ambito che non e' politica e che dev'essere democratico e che deve unire(parrebbero i presupposti di quanto sopra, e al momento ci vanno bene).
 La cultura, allora, nel suo significato piu' ampio, deve unire e non puo' che essere democratica e, per esempio, anche il teatro e' democratico e non puo' dividere e la musica dev'essere democratica e non dovrebbe dividere.
Lasciamo assolutamente fuori la politica da queste cose.
Bene.
Avete appena eliminato Fo e De Andre'. Due a caso.
Bellissima argomentazione, non c'è che dire.
Un applauso a Ferrero.
Un mostro di furbizia.

Anche il grigio piu' torbido, se accostato al nero piu' cupo, pare chiaro e luminoso.




E lasciateli organizzare tutte le gare che vogliono. Magari ci prendono gusto e fan solo quello...

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