A inizio mese il comitato olimpico saudita aveva messo in chiaro che le
proprie atlete avrebbero dovuto conformarsi al codice dell'abbigliamento
islamico ma Marius Vizer, presidente della Federazione internazionale
di judo, aveva replicato che avrebbero dovuto combattere senza l'hijab,
vietato da regolamento per ragioni di sicurezza. «Mia figlia non
combatterà il 3 agosto se sarà obbligata a togliersi il velo islamico»,
aveva minacciato Ali Shaherkani, padre della judoka che adesso, ottenuto
il via libera, potrà scendere in pedana venerdì per la categoria +78
kg.
Fonte
Ma stanno difendendo, lasciandola gareggiare con il velo, la libertà di chi?
Mi pare che qui ci siano altri che stiano decidendo per lei.
Poi oh...
Ma che sia chiaro, la decisione non è certo stata presa per venire incontro all'atleta.
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